Guerra dell'acqua, scatta la tregua
I lavori si rifaranno dove servono

Bravi o cattivi, non fa differenza. Per ora. I lavori si faranno anche nei Comuni ribelli, per evitare di far cadere in testa ai cittadini le multe milionarie dell'Unione Europea. Ieri è passato un pacchetto corposo di interventi, poco più di 30 milioni di euro.

Bravi o cattivi, non fa differenza. Per ora. I lavori si faranno anche nei Comuni ribelli, per evitare di far cadere in testa ai cittadini le multe milionarie dell'Unione Europea.

«L'anarchia non ha mai funzionato. Altro che prendere in giro Napoli per gli scarichi a cielo aperto, nella nostra provincia abbiamo quasi 400 scarichi che finiscono in fiumi e torrenti: ora vanno eliminati. Per farlo dobbiamo metterci insieme». Ettore Pirovano lo dice poco prima di accomodarsi sul palco dell'auditorium del liceo Mascheroni, in città, dove ieri pomeriggio era convocata la Conferenza dei Comuni dell'Autorità d'ambito (che tutti chiamano Ato anche se l'Ato non esiste più).

Avviso ai ribelli (e non solo) bello e chiaro, che poco dopo il presidente della Provincia ripete ai sindaci (pochi) seduti in platea: «Le multe sono reali e dobbiamo far di tutto per non prenderle. Gli interventi li faremo anche solo per evitare che un solo cittadino possa subire una sanzione. I lavori verranno fatti ovunque, anche nei Comuni che si oppongono a conferire la gestione delle loro reti a Uniacque». Un annuncio che suona tanto come una tregua armata, per il bene del territorio.

Ma la battaglia non è finita. «Faremo i lavori, ma poi toccherà a Uniacque o all'Ato fare le azioni di rivalsa» rimarca il presidente. Dicasi ricorsi al Tar per farsi consegnare (volenti o nolenti) la gestione delle reti idriche dai Comuni contrari.

Intanto i lavori verranno fatti in tutte le 10 zone fuorilegge. Ieri sul tavolo della Conferenza dei Comuni è passato un pacchetto corposo di interventi, poco più di 30 milioni di euro per realizzare opere di collettamento e depuratori nei 10 agglomerati sotto sanzione che sono quelli di Bergamo (ma i lavori riguardano il collettamento degli scarichi terminali delle fogne ad Almenno San Salvatore e Colzate), Castelli Calepio, Oltre il Colle, Onore, San Giovanni Bianco, Val Brembana, Schilpario, Carona, Cortenuova e Sedrina.

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