L'impresa non è stata pagata
Pignorata seggiovia a Piazzatorre

«Tempo scaduto. Abbiamo chiesto e ottenuto il pignoramento della seggiovia». A parlare è Aldo Magnati, titolare dell'impresa che due anni fa realizzò lo skiweg di collegamento tra i demani di Torcola Vaga e Torcola Soliva, a Piazzatorre.

«Dopo aver atteso due anni il pagamento ora il tempo è scaduto. Abbiamo chiesto e ottenuto il pignoramento della seggiovia». A parlare è Aldo Magnati, titolare dell'impresa edile che due anni fa realizzò, insieme all'impresa Salvini di Piazza Brembana, lo skiweg di collegamento tra i demani di Torcola Vaga e Torcola Soliva, a Piazzatorre.

Oggi l'impresa non è stata ancora completamente pagata. A complicare la situazione degli impianti di risalita di Piazzatorre ci sono così anche le difficoltà finanziarie di «Alta Quota», la società proprietaria che solo pochi anni fa si era presentata nella stazione sciistica portando sogni milionari di rilancio.

Due stagioni fa, proprio «Alta Quota», amministrata dall'imprenditore Marco Vigani, fece realizzare lo skiweg (peraltro finanziato recentemente dalla Regione) di collegamento tra i demani sciabili di Torcola Vaga e Torcola Soliva, regalando al paese, dopo anni di attesa, un comprensorio finalmente unificato. Ma oggi, quei lavori, causa le difficoltà finanziarie di «Alta Quota», non sono ancora stati pagati completamente (secondo «Alta Quota» non furono eseguiti a regola d'arte e c'è una causa in corso).

Nel 2011 fu l'impresa Salvini a pignorare la seggiovia «Gremei 2». Finché riuscì ad ottenere parte di quanto dovuto, con la revoca dell'esproprio. Oggi, a poche ore dal fallimento delle trattative del Comune per riaprire le seggiovie, l'operazione si ripete con l'altra impresa creditrice, la Magnati di Ponteranica. «Abbiamo ricevuto solo diecimila euro a inizio lavori – spiega Aldo Magnati – e ci mancano circa 150 mila euro. Abbiamo atteso due anni, sperando almeno in una proposta di "Alta Quota", invece nessuno si è mai fatto sentire. A questo punto non ci è rimasto altro che chiedere il pignoramento. Loro hanno fatto ricorso ma il giudice lo ha respinto. A breve saranno posti i sigilli». Il previsto esproprio arriva a pochi giorni dal fallimento della trattativa del Comune per riaprire le seggiovie.

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