Per il cromo è ancora allarme
Trovata la quarta zona inquinata

Il sospetto c'era già. Ora dall'Arpa è arrivata la conferma che si tratta di molto di più di un sospetto. C'è un quarto plume di cromo VI (esavalente) che da Zingonia si sta diffondendo nella falda acquifera verso il trevigliese.

Il sospetto c'era già. Ora dall'Arpa è arrivata la conferma che si tratta di molto di più di un sospetto. C'è un quarto plume di cromo VI (esavalente) che da Zingonia si sta diffondendo nella falda acquifera verso il trevigliese.

Questo significa quindi che oltre alle aziende già accertate, ossia Cromoplastica, Nuova IGB e Cromec, tutte concentrate nella zona industriale di Verdellino (nei confini di Zingonia), ce n'è un'altra che ha inquinato o sta inquinando.

Per individuare di chi si tratti la Provincia ha disposto l'installazione di tre nuovi piezometri (perforazioni verticali grazie alle quali si preleva acqua da analizzare dalla falda): due a Verdellino e uno a Ciserano.

Permetteranno all'Arpa di individuare il quarto focolaio, localizzato probabilmente ancora a Zingonia, di questo inquinamento da cromo VI che continua a tenere in apprensione il territorio, sebbene non presenti più livelli allarmanti grazie alle varie operazioni di bonifica in corso. Finché infatti non si sono individuate tutte le fonti, è chiaro che il fenomeno non potrà mai esaurirsi.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 30 dicembre

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