Il ministro Terzi forse in campo
Non esclusa corsa alle politiche

Se lo «strappo» del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera non dovesse rientrare, è possibile che nessuno dei ministri tecnici del governo Monti sia candidato alle prossime elezioni. Non è esclusa la corsa del ministro degli Esteri, il bergamasco Terzi.

Se lo «strappo» del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera non dovesse rientrare, è possibile che nessuno dei ministri tecnici del governo Monti sia candidato alle prossime elezioni. Quello che viene dato quasi per certo è che chi dovesse decidere di scendere in campo non entrerà nelle liste dei partiti per la Camera ma potrebbe essere candidato nella «lista unica» del Senato.

Dopo Paola Severino, Filippo Patroni Griffi ed Elsa Fornero chiudono a una possibile candidatura anche il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, e quello dell'Interno, Anna Maria Cancellieri. Quest'ultima, pur avendo definito il progetto «addirittura entusiasmante», non si candiderà. La responsabile del Viminale ha spiegato di farlo «proprio per l'incarico che ricopro, per quel ruolo di garanzia attribuito a chi guida il Viminale».

La Cancellieri ha aggiunto: «Sono convinta che sia la scelta giusta e non tornerò indietro. Quando ho accettato questo incarico, che rappresentava il coronamento della mia carriera di prefetto, sapevo che avrei dovuto gestire la fase delle elezioni. È il momento più delicato» e «andarsene prima non sarebbe serio, soprattutto per chi, come me, ha sempre lavorato per lo Stato». Non è esclusa, invece, la corsa del ministro degli Esteri, il bergamasco Giulio Terzi di Sant'Agata.

Ha dato la sua disponibilità il ministro dell'Agricoltura, Mario Catania. «Attendo di conoscere le decisioni del presidente del Consiglio – ha detto in un'intervista qualche giorno fa – e starò dove lui riterrà che possa essere utile». Sarà in prima linea nella campagna elettorale ma non si candiderà, come ha confermato ieri, invece, il ministro per la Cooperazione internazionale, Andrea Riccardi. Così come è probabile che, fuori dai giochi, resti a collaborare con il Professore quello per le Politiche Ue, Enzo Moavero Milanesi.

Sta già collaborando con Monti (e sul suo ruolo non manca di polemizzare il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani), il supercommissario alla spending review Enrico Bondi che, pur non scendendo direttamente nell'agone politico, è stato incaricato di fare il «casting» per le liste montiane alle elezioni.

Diverso il discorso per quelli della Salute Renato Balduzzi e dell'Istruzione Francesco Profumo. Due nomi che si era ipotizzato potessero rientrare nella quota di candidati di Bersani. Il segretario nei giorni scorsi ha però chiarito che nessun ministro dell'attuale governo sarà in corsa con il Pd. Non è escluso, comunque, che possano rientrare in qualche ruolo di esecutivo qualora dopo il voto ci fosse un accordo tra i democrat e l'area di centro, così come potrebbe essere per il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca.

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