Si dà fuoco a Costa Volpino
«Gesto estremo per amore»

Parla al telefono dall'ospedale di Bergamo A. M., il trentenne di Piancamuno che la fine dell'anno si è dato fuoco per amore a Costa Volpino: «Pensavo che in questo modo avrei potuto farla riavvicinare a me, ma non è stato così».

Parla al telefono dal letto dell'ospedale di Bergamo A. M., il trentenne di Piancamuno che la fine dell'anno si è dato fuoco per amore a Costa Volpino. Parla e racconta di quanto sta male, fisicamente e moralmente: «Non riesco a darmi pace - spiega -: in questi due giorni ho avuto vicino tante persone, ma lei non si è fatta né sentire né vedere. Sono ancora innamorato di lei, oggi accetto il fatto che lei si sia allontanata da me. Non farò mai del male a nessuno, l'ho fatto a me stesso perché pensavo che in questo modo avrei potuto farla riavvicinare a me, ma non è stato così».

L'uomo, di origini milanesi, vive a Piancamuno da circa due anni insieme ai genitori: è figlio unico e da diversi mesi non ha un posto di lavoro. Il tragico gesto risale al'ultimo giorno del 2012: il trentenne ha raggiunto il cortile dell'abitazione della sua ex fidanzata, ha cercato ancora una volta di convincerla a tornare insieme a lui, con tanto di scritta «Ti amo» sul muto e, non riuscendoci, si è cosparso di diluente trasformandosi subito dopo in una torcia umana. Ora si trova in un letto del reparto di Chirurgia plastica del Giovanni XXIII di Bergamo, ma non è in pericolo di vita.

L'incredibile episodio si è verificato attorno alle 13,30 di lunedì in località Ponte Barcotto a Costa Volpino. Quando la sua ex fidanzata, affacciandosi al balcone ha visto chi aveva suonato il campanello lo ha invitato ad andarsene minacciando di chiamare i carabinieri. Di fronte a questo ennesimo rifiuto, l'uomo si è messo al centro del cortile, si è cosparso di diluente e poi si è dato fuoco con un accendino. Le fiamme lo hanno avvolto immediatamente bruciandogli la maglietta e procurandogli gravi ustioni al torace, sulle braccia e sul viso. Ha poi raggiunto a piedi la cucina del ristorante «Al Ponte» e ha iniziato a chiedere aiuto. Da qui è partita la richiesta d'intervento al 118 che ha suggerito ai gestori del locale di bagnargli la testa e di aspettare l'arrivo dei mezzi del pronto intervento.

Nel giro di pochi minuti a Costa Volpino è così atterrata l'eliambulanza ed è arrivata un'autoambulanza della Croce Blu di Lovere. Il trentenne è stato quindi ricoverato d'urgenza al nuovo ospedale Giovanni XXIII di Bergamo. 

I due giovani si erano conosciuti circa un anno fa, ma da qualche mese la storia fra loro non funzionava più. Si erano lasciati ma i contatti tra di loro erano continuati: lei lo aveva invitato diverse volte a non farsi più vedere, ma lui, che non ha un posto di lavoro pur essendo un meccanico specializzato, insisteva e nei giorni scorsi aveva minacciato di suicidarsi se lei non lo avesse più voluto con sé. La ragazza rumena e la sua famiglia si erano quindi rivolte anche ai carabinieri, senza però mai formalizzare una denuncia per stalking.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 2 gennaio

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