Dal Comune 170 appartamenti
contro i mille sfratti all'anno

Sono 170 gli appartamenti di proprietà del Comune che Palafrizzoni vuole mettere a disposizione delle famiglie colpite da sfratto «incolpevole», determinato cioè da difficoltà economiche per la perdita del lavoro. Situazioni che sono aumentate in modo esponenziale.

Sono 170 gli appartamenti di proprietà del Comune che Palafrizzoni vuole mettere a disposizione delle famiglie colpite da sfratto «incolpevole», determinato cioè da difficoltà economiche legate alla perdita del lavoro. Situazioni che da alcuni anni, a causa della crisi, sono aumentate in modo esponenziale e che nella Bergamasca si aggirano intorno ai 1.000-1.300 casi, secondo i dati raccolti dal Sicet (Sindacato inquilini casa e territorio della Cisl) e Sunia (Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari della Cgil).

Una situazione a cui non fornisce soluzione il recente via libera del Senato alla proroga del blocco degli sfratti per sei mesi, con ulteriore possibile slittamento di altri sei fino al 31 dicembre 2013. Con il Comune di Bergamo si è aperto da tempo un tavolo di confronto per individuare soluzioni per chi un affitto proprio non riesce a pagarlo.

«Innanzi tutto è bene dire che la realtà bergamasca è meno difficile che altre zone d'Italia. Con i sindacati e prefettura la collaborazione è massima ed il confronto aperto - spiega Tommaso D'Aloia assessore all'Edilizia e alle Politiche della casa -. Sono state pianificate azioni concrete che prevedono la destinazione di 170 abitazioni per famiglie colpite da sfratto che non hanno alternative. Inoltre pensiamo a una sorta di "monte alloggi" riservati a locazioni brevi di qualche mese».

Gli alloggi che sono attualmente vuoti hanno bisogno di interventi di manutenzione più o meno rilevanti per le quali la giunta ha già deliberato a novembre di destinare il 50% di quanto dovrebbe incassare per l'accordo stretto sull'area dell'ex-Cisalpina. Si tratta di 800 mila euro a cui il Comune ha deciso di aggiungere altri 270 mila euro.

Incerta la tempistica perché, se è vero che la previsione di iniziare gli interventi è per fine febbraio-inizio marzo, la maggior parte di essi sono subordinati al perfezionamento dell'accordo e al versamento del milione e 600 mila nelle casse del Comune.

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