Da Lambrate 100 minuti di ritardo
«Sequestrati» in mezzo alla campagna

Serata complicata per i pendolari bergamaschi. Numerosi i treni che hanno subìto lunedì 21 gennaio ritardi. Uno di questi ha accumulato 100 minuti: è stato il regionale 10633 delle 18.25 da Milano Lambrate. E in mezzo alla campagna nessun avviso.

Serata complicata per i pendolari bergamaschi. Numerosi i treni che hanno subìto lunedì 21 gennaio ritardi. Uno di questi ha addirittura accumulato 100 minuti: è stato il treno regionale 10633 delle 18.25 da Milano Lambrate che è arrivato a Treviglio con cento minuti di ritardo a causa della interruzione della linea elettrica per guasto. «Cento minuti che trascorsi in piedi, su un treno sovraffollato, con temperature equatoriali e relativa mancanza d'aria assicuro essere estenuanti e snervanti - racconta un lettore -. Delle persone stipate nella mia carrozza alcune hanno accusato lievi malori, altre - vista la totale assenza di informazioni ed il perdurare della sosta in campagna - ipotizzavano la discesa dal treno per raggiungere a piedi e al buio la stazione più vicina (Vignate), con evidenti gravi rischi per la propria incolumità».

In 100 minuti le persone «sequestrate» sul treno «non hanno avuto alcun avviso, nè tramite gli altoparlanti, nè di persona dal capotreno - continua il lettore -. Da pendolare posso ovviamente accettare che si verifichi un guasto (supponendo che ciò non sia dovuto ad una carente manutenzione) ma ritengo indegna la modalità di (non) gestione della situazione da parte della società di trasporto». Con dei quesiti: «Perchè il capotreno non ha dato alcuna comunicazione ai viaggiatori, nè si è preoccupato di verificare se vi fossero situazione potenzialmente critiche sulle carrozze? Perchè a Milano Lambrate ancora alle 18.30 non veniva data alcuna notizia del guasto alla linea dando quindi la possibilità alle persone di organizzare diversamente il proprio ritorno a casa? Perchè i treni sono stati fatti partire nonostante l'interruzione della linea, essendo evidente che poi sarebbe stato fermato in mezzo alla campagna? Perchè è stato deciso di fermare per oltre un'ora i treni in linea e non in una delle numerose stazioni intermedie, il che avrebbe dato modo ai pendolari di gestire il rientro in altro modo? Perchè è stato impossibile ottenere informazioni dal numero verde di Trenord più volte contattato da diverse persone? Perchè Trenord non ha dato alcuna comunicazione sul proprio sito del guasto alla linea?». Tante domande senza risposta, con grande scoramento da parte di molti. Obbligati però a continuare la loro vita da pendolari Bergamo-Milano.

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