Ambrosoli, un fondo per lo sviluppo
Grande attenzione a sanità e sociale

Il candidato del centrosinistra per la Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli, punta ad un Fondo regionale per lo sviluppo, all'impiego dei Fondi europei su pochi settori realmente produttivi e a un «nuovo approccio alla salute». Lo ha detto a Bergamo.

Il candidato del centrosinistra per la Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli, punta ad un Fondo regionale per lo sviluppo, all'impiego dei Fondi europei su pochi settori realmente produttivi e a un «nuovo approccio alla salute».

Sono le «tre cose che mi impegno a realizzare», ha detto davanti ad una platea di sindacalisti della Cgil a Bergamo.

Ambrosoli ha spiegato che «nel nostro programma abbiamo inserito un fondo regionale per lo sviluppo in cui concentrare le risorse disponibili da veicolare nei settori capaci di produrre lavoro duraturo e ben remunerato». Quanto ai Fondi europei, «debbono essere indirizzati verso settori produttivi già subito, come la "Green Economy", le aree medicali e la tecnologia, per riattivare fin da subito il sistema».

Sulla salute, Ambrosoli punta a «mettere insieme i servizi sociali e assistenziali perchè al centro ci sia il benessere della persona». Infine il candidato del centrosinistra ha spiegato che «per aumentare del cinque per cento il tasso regionale di occupazione dobbiamo puntare al lavoro femminile, creando servizi di nuova assistenza, dagli asili nido agli anziani, liberando il tempo per le donne e assicurando trasporti pubblici puntuali ed efficienti ed affidabili per garantire gli spostamenti necessari».

Infine Ambrosoli ha sottolineato come «secondo recenti studi le imprese guidate da donne sono meno soggette alla corruzione».

«Mettiamo al primo punto del nostro progetto il lavoro, è una prospettiva che conosco bene perchè ho fatto l'ultimo anno del liceo Classico alle serali», ha aggiunto.

La Lombardia di Umberto Ambrosoli punta soprattutto al mondo del lavoro. «Come Patto Civico per il centrosinistra - ha scandito dal palco - il nostro obiettivo è aumentare di cinque punti il mercato dell'occupazione puntando soprattutto sulle donne».

Ambrosoli ha spiegato che «oggi il tasso di occupazione femminile è al 56% e quello degli uomini al 73%». «Dobbiamo impegnarci per creare occupazione ed è per noi un obiettivo fondamentale, è difficile, ma dobbiamo avere la forza - ha proseguito Ambrosoli - di darci obiettivi difficili».

«Per noi - ha aggiunto - lavoro, sviluppo e crescita sono le priorità, non lo dico perchè sono davanti a dei sindacalisti, ma perchè l'art.1 della Costituzione, l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non è retorica, la forza della nostra democrazia, infatti, sta nella reale possibilità di vivere l'esperienza virtuosa della mobilità sociale».

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