«Per non dimenticare mai»
Celebrata la tragedia della Shoah

Per la Giornata della Memoria, Bergamo ha ricordato la tragedia della Shoah attraverso le testimonianze di chi subì la persecuzione nei campi di sterminio nazisti. Le celebrazioni si sono svolte per tutta la giornata di domenica.

Per la Giornata della Memoria, Bergamo ha ricordato la tragedia della Shoah attraverso le testimonianze di chi subì la persecuzione nei campi di sterminio nazisti. Nella mattinata di domenica si sono svolte le celebrazioni, iniziate con la deposizione, nel parco delle Rimembranze in Rocca, in Città Alta, di quattro corone di alloro (Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Regione Lombardia e Prefettura di Bergamo) sulla lapide che ricorda i 37 bergamaschi di origine ebraica che nel 1943 furono condotti verso i campi di prigionia e di sterminio nazisti.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Franco Tentorio, il presidente del consiglio provinciale Roberto Magri, il prefetto Camillo Andreana, il vicepresidente uscente del consiglio regionale lombardo Carlo Saffioti (che ha deposto un mazzo di fiori sulla lapide in qualità di presidente della sezione di Bergamo dell'Associazione Italia-Israele), l'assessore alla Cultura del Comune di Bergamo Claudia Sartirani, il presidente del Consiglio comunale Guglielmo Redondi, monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e la Pastorale, l'ex sindaco di Bergamo Roberto Bruni (figlio del deportato Eugenio), i rappresentanti delle autorità militari e delle associazioni che riuniscono gli ex appartenenti alle diverse divisioni dell'Esercito.

Nel corso della mattinata le celebrazioni sono continuate con la deposizione di una corona di alloro ai piedi della lapide posta al binario 1 della Stazione Fs di Bergamo, che ricorda il tragico passaggio, proprio dalla stazione orobica, nel corso della deportazione verso i campi di concentramento di almeno 865 lavoratori delle fabbriche di Sesto San Giovanni. Il presidente della sezione di Bergamo dell'Anpi, Salvo Parigi, ha ricordato il sacrificio di quegli operai che si erano opposti al regime nazi-fascista attraverso lo sciopero.

Nei giardini di Palazzo Frizzoni si è tenuto il momento conclusivo delle celebrazioni istituzionali, con un momento di raccoglimento nel roseto realizzato in memoria dei venti bambini ebrei uccisi nel campo di Neuengamme. Le iniziative sono proseguite nel pomeriggio con incontri, mostre, dibattiti, mentre in serata all'Auditorium in piazza della Libertà «L'ultima tappa» di Wanda Jakubowska, a cura di Lab 80.

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