Una lettrice: treno riservato ai tifosi
«Una sola carrozza per tutti gli altri»

Sul treno delle 18.02 per Milano solo una carrozza è a disposizione dei viaggiatori «normali». Tutte le altre sono per i tifosi milanisti. Così l'unica carrozza è stipata e c'è chi resta a terra. Una lettrice chiede: è giusto?

«Treno 2632 delle 18.02 da Bergamo per Milano Centrale. È il treno che questa domenica sera un parente che accompagno in macchina alla stazione deve prendere: è un pendolare del fine settimana che deve rientrare a Torino. Passi che il traffico per la stazione viene deviato da viale Papa Giovanni all'altezza di via Paleocapa perché, trattandosi di domenica sera, ci siano dei tifosi da scortare e i dintorni della stazione siano interdetti ai "normali" viaggiatori. Ciò che mi lascia basita è che il treno suddetto, in partenza al binario 1 anziché 4, ha a disposizione dei "normali" viaggiatori, che hanno pagato il biglietto, una sola carrozza perché tutte le altre sono riservate ai tifosi che rientrano a Milano». A raccontare il viaggio complicato di un suo parente è una nostra lettrice che scopre, con stupore, un treno che ha «dimenticato» i viaggiatori non tifosi: «I tifosi milanisti stanno comodamente seduti, mentre i "non tifosi" fanno anche fatica a salire sul treno: a loro disposizione solo un vagone e già dieci minuti prima della partenza quell'unico vagone è praticamente inaccessibile» racconta la lettrice bergamasca.

«Alla domanda da me fatta ad un poliziotto: "Ma scusi, chi è che ha deciso di lasciare una sola carrozza per i viaggiatori "normali"?" la cortese risposta è stata: "Bisogna chiedere alle Ferrovie. Se vuole può prendere il treno successivo, che parte tra meno di un'ora"». La bergamasca si rivolge allora al macchinista: «Sempre gentilmente e sollevando le spalle, mi ha detto: "Bisogna chiedere alla Polizia"». E allora l'amaro commento: «Capisco i motivi di sicurezza che obbligano a spendere soldi pubblici per scortare i tifosi, perché tra questi potrebbe esserci qualche testa calda che infiamma i vagoni "pubblici", ma mi chiedo: questi tifosi pagano il biglietto come i viaggiatori "normali"? Chi è che ha deciso di riservare una sola carrozza per i viaggiatori "normali" che hanno il difetto di non essere tifosi? Non è possibile riservare qualche carrozza in più a chi, avendo pagato il biglietto, deve prendere il treno per banali motivi di lavoro o di studio? Non so chi mi risponderà a queste banali domande: il Questore? Qualche dirigente delle Ferrovie? Ho sorriso amaramente quando uno dei viaggiatori stipati che faceva fatica a salire ha esclamato: "Bisogna essere delinquenti per viaggiare comodi e magari gratis". Eppure sono convinta che i tifosi non siano tutti delinquenti.. Ma c'è un modo per sfatare questi luoghi comuni?».

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