«Un gigante dal cuore d'oro»
Scanzo, addio all'allevatore ucciso

«Un gigante dal cuore d'oro». Così familiari e amici hanno salutato Agostino Biava, l'allevatore di 47 anni, ucciso a Villa di Serio. Nel pomeriggio, alla Tribulina di Scanzorosciate, centinaia di persone sono giunti in chiesa per il rito funebre.

«Un gigante dal cuore d'oro». Così familiari e amici hanno salutato Agostino Biava, l'allevatore di 47 anni, freddato da un sicario al Cascinetto Pigna, in via Pomarolo, a Villa di Serio. Nel pomeriggio, alla Tribulina di Scanzorosciate, centinaia di persone sono giunti in chiesa per il rito funebre.

Almeno in cinquecento, secondo una prima stima, si sono stretti attorno al dolore della famiglia colpita negli affetti più cari. La liturgia è stata presieduta dal parroco don Bruno Balduini di Scanzo che nel corso dell'omelia ha parlato della morte violenza e improvvisa di Agostino, ma al tempo stesso ha invitato i familiarti a non abbandonarsi nel dolore.

Particolarmente toccanti due lettere scritte dalla amico Angelo e dalla sorella della vittima, Cristina, che sono state scandite nella chiesa.

«Agostino ti ho sognato in un prato verde, libero - ha detto Angelo -, sei stato un uomo duro ma dal cuore d'oro. Ci rivedremo».

Anche la sorella Cristina lo ha definito «un gigante dal cuore d'oro, dedito alla famiglia e al lavoro» e ha poi detto che «gli assassini dovranno rispondere alla legge divina e alla legge umana».

Un lento corteo funebre, al termine della messa, avvolto da nebbia e freddo ha poi accompagnato Agostino Biava al cimitero. Un lento ultimo viaggio con gli amici della vittima che hanno sorretto la bara a spalla.

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