Tavernola, «battaglia» al cimitero
Il Tar blocca le riesumazioni

La battaglia del caro estinto tra il Comune di Tavernola e alcuni parenti di 28 defunti sepolti in terra e da riesumare registra un primo round a loro favore. Il Tar ha dato ragione ai parenti e il tecnico comunale ha dato ordine di sospendere i lavori.

La battaglia del caro estinto tra il Comune di Tavernola e alcuni parenti di 28 defunti sepolti in terra e da riesumare registra un primo round a loro favore. Lunedì, poco prima di mezzogiorno, il tecnico comunale ha dato ordine alla ditta «Eco Fly srl» di Borno (Brescia) di sospendere i lavori.

Lavori preparatori per il disseppellimento delle 28 salme al fine di far posto a nuove sepolture e creare nuovi campi di mineralizzazione per i resti mortali non del tutto decomposti.

Sul tavolo del sindaco Massimo Zanni è, infatti, giunto il decreto di sospensiva del provvedimento intimato dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Brescia conseguentemente alla richiesta di annullamento da parte di un parente, che sabato via fax si era premurato di avvisare il Comune che avrebbe presentato ricorso.

I lavori sono iniziati comunque di primo mattino, così come deciso dalla Giunta che non aveva ritenuto di accogliere l'insistente richiesta di un gruppo di familiari di procedere alle riesumazioni con gradualità.

A presentare la richiesta di annullamento al Tar, con immediata sospensiva cautelare, era stato in mattinata Fabio Soggetti, ultimogenito di Paola Belotti, sepolta nel cimitero tavernolese dal 2001 e tra i defunti da riesumare. In poche ore il Tar ha ritenuto di accogliere la richiesta, facendo riferimento al regolamento regionale cimiteriale, in assenza di quello comunale, che «non pare rispettato».

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