Ciclabile, si gioca a scaricabarile
E intanto i tunnel restano chiusi

Gallerie chiuse, deviazioni, frane, mancata manutenzione, Comuni che non accettano il passaggio di proprietà e altri che non vogliono sistemare il proprio tratto. La pista ciclabile della Valle Brembana è ormai sempre più terra di scontro.

Gallerie chiuse, deviazioni, frane, mancata manutenzione, Comuni che non accettano il passaggio di proprietà e altri che non vogliono sistemare il proprio tratto. La pista ciclabile della Valle Brembana è ormai sempre più terra di scontro.

Ciclabile di tutti (i turisti) e di nessuno (Comuni e Provincia che non la vogliono più gestire per non sostenere più le spese). E l'uscita dal tunnel sembra lontana. Su iniziativa del consigliere provinciale e sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi, la querelle sarà discussa in una delle prossime assemblee della Comunità montana. Sperando che, dopo cinque anni dall'apertura, si arrivi a una soluzione.

La Provincia, dal primo gennaio scorso, infatti, ha ceduto la proprietà ai singoli Comuni su cui il tracciato passa: San Pellegrino, San Giovanni Bianco, Camerata Cornello, Lenna e Piazza Brembana.

Ma due di loro, Camerata Cornello e Lenna, non si sono presentati e quindi non hanno ancora firmato il passaggio. Camerata, in particolare, accusa la Provincia di aver modificato unilateralmente gli accordi inizialmente presi. E poi c'è San Giovanni Bianco che ha sì preso in carico il tratto di competenza, ma dice di non essere disposto a riparare l'impianto di illuminazione ora guasto della propria galleria.

Nel frattempo – ormai dall'estate scorsa – i tre tunnel tra San Giovanni Bianco e Camerata Cornello, sono pericolosamente al buio, con passaggi vietati e deviazioni sull'ex provinciale. Un vero peccato per uno dei percorsi in bici più suggestivi della Bergamasca.

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