Edilizia sanitaria, 8 milioni di euro
per Seriate, Calcinate e Romano

Regione Lombardia e Ministero della Salute hanno sottoscritto un'intesa con la quale vengono resi disponibili 358 milioni di euro per realizzare interventi di edilizia sanitaria in tutte le province. Nella Bergamasca arrivano investimenti a Seriate, Calcinate e Romano.

Regione Lombardia e Ministero della Salute hanno sottoscritto un'intesa con la quale vengono resi disponibili 358 milioni di euro (312 dello Stato e 46 di Regione Lombardia e Aziende sanitarie) per realizzare 37 interventi di edilizia sanitaria in tutte le province. Si tratta del VI Atto integrativo all'Accordo quadro sull'edilizia sanitaria firmato da Regione e Governo nel 1999.

Per quanto riguarda la Bergamasca l'intesa coinvolgerà l'Azienda sanitaria Bolognini con 1.054.000 euro per la ristrutturazione del servizio di Radiologia del presidio di Seriate. All'Azienda ospedaliera di Treviglio e Caravaggio andranno invece 3.673.000 euro per l'adeguamento alla normativa antincendio, l'adeguamento degli impianti di condizionamento di reparti vari e la ristrutturazione e adeguamento della camera mortuaria del presidio ospedaliero di Calcinate. Sempre per l'Azienda ospedaliera di Treviglio e Caravaggio anche 4.020.000 euro per l'adeguamento alla normativa antincendio, lo spostamento e adeguamento del Day Hospital, con un nuovo reparto di lungodegenza del presidio di Romano Lombardia.

«Con la firma di questa intesa, resa possibile grazie all'intenso lavoro dei nostri uffici regionali negli ultimi mesi - commenta l'assessore regionale alla Sanità - possiamo proseguire nell'opera di ammodernamento dei nostri ospedali, per offrire ai cittadini non solo strutture tecnologicamente avanzate ma anche accoglienti. Realizzare nuovi presidi e migliorare quelli esistenti significa infatti accogliere le persone che hanno bisogno di assistenza in ambienti non solo più efficienti, basati sulla vera centralità del paziente, ma anche più confortevoli e belli».

Con questa intesa, particolare attenzione viene riservata all'area materno-infantile (40 milioni per il nuovo ospedale dei bambini presso il Buzzi di Milano e 6,4 per la Macedonio Melloni). Vengono inoltre finanziati alcuni grandi progetti, tra cui quelli che riguardano gli Spedali Civili di Brescia (46,9 milioni), il Poma di Mantova (14,7 milioni), la rete del Garbagnatese (47 milioni), il Sacco di Milano (14 milioni), il San Matteo di Pavia (35 milioni) e l'Azienda Ospedaliera di Varese (17,5 milioni).
A questi vanno aggiunti altri importanti interventi di messa a norma di tutte le strutture. Tra quelli più importanti: 20 milioni per il San Carlo di Milano, 10 milioni per il San Paolo di Milano, 12 milioni per l'Azienda ospedaliera della Valtellina, 8 milioni per Desenzano, 6,7 milioni per Tradate, 6 milioni per Busto Arsizio, 6 milioni per Legnano, 6 milioni per Crema, 4 milioni per Treviglio, 5 milioni per Chiari, 3,3 per Cinisello, 4 milioni per Voghera. Infine, una quota di finanziamento importante è stata riservata anche a opere di ammodernamento dei reparti (7,5 milioni per Gallarate, 6 milioni per il Fatebenefratelli di Milano, 2,7 milioni per Sesto San Giovanni, 1,6 milioni per il Gaetano Pini di Milano, 1,5 milioni per Lodi).

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