Pontida, una nuova Casa di Cura
per non autosufficienti e disabili

E' prossima al'apertura la Casa di Cura «San Giuseppe» di Pontida. La struttura, dedicata all'accoglienza di persone non autosufficienti e con disabilità fisiche, impiegherà oltre 100 nuovi posti di lavoro distribuiti nelle diverse mansioni.

«Oltre 100 nuovi posti di lavoro, un investimento di oltre 20 milioni di euro, un nuovo punto di riferimento socio-assistenziale per il territorio: la realizzazione di un'opera all'avanguardia nei servizi assistenziali in sinergia con il servizio sanitario pubblico. Un nuovo modello di ospedale, che mette la persona e la famiglia al centro dell'attenzione, garantendo servizi sociali e socio sanitari integrati, moderni e flessibili».

Queste le parole di Pierguido Vanalli, Sindaco di Pontida, nel presentare la nuova opera che sta per sorgere sul territorio comunale per essere operativa nell'estate 2013. «Sono estremamente soddisfatto - continua Vanalli - che proprio sul territorio stia per nascere una nuovissima struttura sanitaria che offrirà servizi di RSA Residenza Sanitaria Assistenziale a persone non autosufficienti, poliambulatori e servizi a persone diversamente abili. È l'ennesima dimostrazione che il modello Lombardo si riconferma all'avanguardia nel garantire moderni servizi nel settore sanitario. Ancora una volta, saremo precursori di un servizio completamente innovativo nel panorama nazionale, che sarà messo a disposizione del nostro territorio e che dal territorio si avvarrà di personale qualificato, restituendo un prezioso valore aggiunto in termini di servizi socio-sanitari a favore dei nostri cittadini». La struttura è il frutto della collaborazione tra il Comune di Pontida e la fondazione Omnia, una ONLUS specializzata e ideatrice del progetto della Casa di cura “San Giuseppe”.

«Una struttura provvista di oltre 100 posti letto - spiega il dott. Paolo De Angelis, presidente dalla Fondazione Omnia - che verranno così suddivisi: nel corpo principale sono previsti 43 posti letto per la RSA, 40 posti letto per la riabilitazione cardiologica, respiratoria e motoria, 6 posti letto riservati alle due sale operatorie che avranno una potenzialità operativa di 12 interventi al giorno. Le attività sanitarie potrebbero essere accreditate entro il mese di giugno e contrattualizzate con Regione Lombardia entro la fine dell'anno in corso, ad eccezione della RSA che lo è già. Oltre al corpo principale, sono stati realizzati 18 bilocali indipendenti, che potranno accogliere altrettanti ospiti per i quali verrà avviato il “progetto San Giuseppe” che prevede un innovativo programma di autosostentamento economico degli ospiti medesimi, che dovranno necessariamente essere maggiori di 18 anni».

«Gli ospiti - continua il Dott. De Angelis - partendo dal concetto di famiglia, avranno l'opportunità di avere al centro della loro attenzione un nucleo affettivo e d'aiuto. Supportati da personale altamente qualificato, potranno vivere all'interno di bilocali perfettamente attrezzati e creati ad “hoc” sul modello di azienda agricola ed essere impegnati in piccoli lavori. In questo modo, potranno realizzare prodotti utili al sostentamento per la loro vita, aumentando la propria autostima e il personale senso di considerazione all'interno della società civile. Gli stessi, saranno assistiti dal personale della struttura sanitaria, da volontari, da assistenti spirituali con la partecipazione diretta delle rispettive famiglie. Tutto questo, permetterà una perfetta e reale integrazione tra gli ospiti e la collettività, a beneficio di una concreta riabilitazione e a vantaggio di una migliore qualità di vita».

«Oltre 20 milioni di euro d'investimento - conclude Vanalli - che consentiranno la creazione di una moderna residenza sanitaria, un centro diurno integrato, due sale operatorie, un day surgery, sofisticate apparecchiature per la riabilitazione, l'allestimento di poliambulatori specializzati nella riabilitazione e un attrezzato punto di assistenza infermieristico. Ma soprattutto, in un periodo di crisi economica, avremo la possibilità di creare ben oltre 100 nuovi posti di lavoro nelle diverse categorie tra operatori socio sanitari, ausiliari, infermieri, personale amministrativo, addetti alla cucina, alle pulizie e alla manutenzione. Partendo da subito, cominceremo a raccogliere curriculum, per essere pronti nel giro di pochissimi mesi e nelle condizioni d'iniziare subito a pieno regime».

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