Abbattuto in Svizzera l'orso M13
Era stato avvistato nelle Orobie

È stato abbattuto in Svizzera nel cantone Grigioni l'orso trentino M13, noto per le sue incursioni anche nelle Orobie, che veniva sorvegliato a vista dopo una lunga serie di scorribande. Nei giorni scorsi il plantigrado si era svegliato dal letargo e si era avvicinato ai centri abitati.

È stato abbattuto in Svizzera nel cantone Grigioni l'orso trentino M13, noto per le sue incursioni anche nelle Orobie, che da tempo veniva sorvegliato a vista dopo una lunga serie di scorribande. Nei giorni scorsi il plantigrado si era svegliato dal letargo e si era avvicinato ai centri abitati, senza mostrare alcun timore nei confronti dell'uomo.

Su Facebook è in lutto il gruppo Emme Tredici che conta 3.700 amici. Si legge tra l'altro: «Riposa in pace. Adesso nessuno ti farà più del male» oppure «Emmino, tu sempre nel cuore». È stata piuttosto movimentata la breve vita dell'orso trentino M13, abbattuto nel cantone Grigioni.

Il plantigrado era un osservato speciale, perché in passato aveva sbranato in Alto Adige e in Svizzera pecore e anche un cavallo e perchè non scappa davanti all'uomo. Per questo era stato munito più volte di radiocollare che una volta era riuscito a scrollare.

Lo scorso maggio M13 era stato urtato da un treno in Svizzera, senza riportare però gravi ferite, mentre suo fratello M14 poche settimane prima era stato ucciso da un Suv sulla statale del Brennero a nord di Bolzano. La scorsa primavera, mentre i guardiacaccia austriaci erano sulle sue tracce, era stato trovato in un burrone nei pressi di passo Resia la vittima di un omicidio.

Proprio ieri è iniziato a Ravensburg, in Germania, il processo per l'uccisione dell'altoatesino Peter Hilber. Gli imputati sono la vedova Tanja Burger e il suo amante Christoph Meyr. A novembre in Val Poschiavo, nel cantone svizzero dei Grigioni, il plantigrado era entrato in una cascina, abitata solo nel fine settimana, e aveva fatto razzia di patate, causando anche un grande disordine.

Nei giorni scorsi l'orso si era svegliato dal letargo e si era avvicinato ai centri abitati, senza mostrare alcun timore nei confronti dell'uomo. M13 era stato adottato dalla community di Facebook e «Emme Tredici» chattava con i suoi migliaia di amici in prima persona. Una petizione lanciata proprio su Facebook per salvare la sua vita non è servita a nulla.

Il Wwf ha criticato le autorità svizzere per l'abbattimento dell'orso trentino M13. «L'abbattimento - affermano gli ambientalisti della sezione austriaca - è avvenuto troppo presto. Andavano invece intensificate le azioni di dissuasione».

Secondo il Wwf, «l'orso è morto perchè non era accettato in Val Poschiavo a causa della mancata informazione della popolazione». Le autorità svizzere difendono l'abbattimento che sarebbe stato «inevitabile». L'orso - affermano - seguiva gli uomini di giorni fino nei centri abitati e non mostrava paura nonostante gli interventi di dissuasione.

L'annuncio dell'abbattimento dell'orso - informa la Provincia autonoma di Trento - è stato dato dalle autorità cantonali e federali svizzere, secondo le quali l'animale, avendo ormai perso la ogni forma di timidezza verso gli esseri umani e cercando sistematicamente il cibo nelle zone abitate, era ormai divenuto un pericolo.

«Nell'autunno e dopo il letargo - si legge nella nota diramata stamane dal Dipartimento costruzioni, trasporti e foreste dei Grigioni, che ha indetto una conferenza stampa a Coira - il plantigrado era ormai diventato un pericolo per la sicurezza delle persone: si era infatti sovente spinto fino nei centri abitati alla ricerca di cibo, aveva inseguito di giorno delle persone e non mostrava più alcun timore, nonostante le ripetute azioni di dissuasione. L'abbattimento è stato eseguito conformemente alla Strategia Orso Svizzera».

«L'orso M13 - si legge ancora - era stato munito nell'ottobre 2011 e in seguito nel giugno 2012 di un radiocollare e, negli ultimi mesi, si aggirava regolarmente nel Cantone dei Grigioni. Nella regione di Poschiavo si è spinto sempre più sovente fino nei centri abitati alla ricerca di cibo e senza mostrare alcun timore dell'uomo, anche dopo il letargo. Le ripetute azioni di dissuasione volte ad allontanarlo dai villaggi non si sono rivelate efficaci».

«L'orso non ha modificato il proprio comportamento. Dopo che a partire da ottobre 2012 si era spinto sempre più sovente nelle zone abitate, i responsabili a livello federale e del Cantone dei Grigioni hanno deciso di farlo rientrare nella categoria degli orsi problematici e, di conseguenza, di tenere conto in modo particolare del rischio che esso costituiva per la sicurezza delle persone».

«Il radiocollare ha consentito di sorvegliare da vicino M13. Dopo che nel novembre 2012 era entrato in un'abitazione alla ricerca di cibo e che al termine del letargo si è avvicinato di giorno a persone senza dimostrare alcun timore è stato dichiarato pericoloso per la sicurezza delle persone. Conformemente alla "Strategia Orso Svizzera", l'abbattimento era inevitabile».

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