Bettoni e Barboni restano a casa
Resta fuori anche Sola (IdV)

Tra i consiglieri regionali non riconfermati è da evidenziare il caso di Valerio Bettoni, che pur avendo raccolto oltre 3.600 preferenze non riesce a entrare in Regione a causa degli scarsi risultati della sua coalizione, il Centro popolare lombardo. Fuori anche Sola.

Tra i consiglieri regionali non riconfermati è da evidenziare il caso di Valerio Bettoni, che pur avendo raccolto oltre 3.600 preferenze non riesce a entrare in Regione a causa degli scarsi risultati della sua coalizione, il Centro popolare lombardo.

L'altro grande escluso, se i dati della prima giornata saranno confermati, è Mario Barboni: il seggio gli è stato «soffiato» per una manciata di voti dal giovane Jacopo Scandella.

Poi ci sono i partiti delle «briciole», quelli che non sono andati oltre l'1,50% delle preferenze. In fondo alla classifica «Alleanza ecologica Lombardia popolare» (appoggiava Maroni presidente) che ha racimolato meno di un migliaio di voti. Oltre si incontrano il Partito socialista con Ambrosoli, quindi Tremonti 3L (Maroni) attestato allo 0,50%, l'Italia dei Valori (Ambrosoli) che candidava l'ex consigliere regionale Gabriele Sola. Risalendo incontriamo «Etico a sinistra. Un'altra Lombardia per Ambrosoli», fermo intorno allo 0,75%, quindi «Fratelli d'Italia» che ha superato i 6.000 voti e l'1% delle preferenze. Curiosamente, proprio il partito di La Russa, risulta essere il primo nel piccolo centro valdimagnino di Brumano, con il 19% e otto preferenze accordate al candidato Daniele Zucchinali. Risalendo in provincia ci sono poi Pensionati, Sinistra ecologia e libertà e, come dicevamo, il Centro popolare lombardo di Valerio Bettoni.

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