Scout morta a Valbondione
Sopralluogo per la super perizia

L'obiettivo è fare in fretta: prima che la neve si sciolga, dovrà essere effettuata la super perizia disposta dal gip Tino Palestra per fare chiarezza sulla morte di Chiara Pappalardo, la scout quindicenne di Cinisello Balsamo precipitata in un dirupo a Valbondione.

L'obiettivo è fare in fretta: prima che la neve si sciolga, dovrà essere effettuata la super perizia disposta dal gip Tino Palestra per fare chiarezza sulla morte di Chiara Pappalardo, la scout quindicenne di Cinisello Balsamo precipitata in un dirupo alla baita Salvasecca, a Valbondione.

Per questo mercoledì 27 febbraio, appena conclusa l'udienza in Tribunale per il conferimento dell'incarico ai periti, uno dei consulenti del gip (Paolo Zanga, ingegnere ma anche istruttore di alpinismo del Cai Valle Seriana) ha effettuato un primo sopralluogo per valutare le condizioni di innevamento del pendio della tragedia.

È probabile che già oggi venga stabilita una data (ragionevolmente vicina) in cui compiere la simulazione: camere d'aria come quelle utilizzate da Chiara saranno caricate di pesi e lanciate lungo la discesa, per valutarne traiettoria e velocità.

Chiara Pappalardo morì durante un tragico gioco, il 4 gennaio 2013, scendendo lungo un pendio innevato con camere d'aria. Una recinzione non tenne, Chiara proseguì la sua corsa incontrollata per qualche metro, precipitando in un dirupo e trovando la morte.

A seguito della disgrazia il pm Fabrizio Gaverini ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e iscritto nel registro degli indagati sei capi scout (tutti di Cinisello Balsamo) e il titolare dell'agriturismo Salvasecca, Steven Rodigari. I periti avranno 45 giorni di tempo per ricostruire la dinamica dell'incidente.

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