«Proporrò la riduzione dello stipendio
4mila € in meno, spero mi seguano»

Il neo consigliere regionale Jacopo Scandella (Pd): «Rinuncerò a 4 mila euro mensili, la differenza tra lo stipendio di un consigliere regionale e quello del sindaco di Milano. Sperando che il Consiglio regionale prenda provvedimenti in merito».

È al lavoro tra colori e bambini, come un giorno qualsiasi. «Devo recuperare un po' di arretrato, dopo la campagna elettorale», racconta in una pausa dall'attività della cooperativa (laboratorio educativo, dal dopo scuola al teatro) che ha fondato con cinque soci. Ma poi ammette: «Da domani sono full time a studiare, devo capire bene come funziona».

Ecco Jacopo Scandella, pizzetto e pull, il volto nuovo del Pd in Regione. Con furore (molto montagnino: quindi testa bassa e pancia a terra) dall'(Alta) Valle Seriana, il venticinquenne ha fatto il pieno di preferenze, mandato gambe all'aria i piani del partito spodestando candidati più blasonati, e si prepara a entrare al Pirellone da protagonista. Tra i più giovani eletti (insieme al grillino mantovano Andrea Fiasconaro, 23 anni), infatti, sarà il segretario della prima seduta dell'era Maroni. In ballo con un trasloco da Songavazzo (dove siede all'opposizione) a Clusone annuncia che non lascerà i suoi luoghi, l'incarico di coordinatore di circolo però sì.

In campagna elettorale aveva assicurato che si sarebbe abbassato lo stipendio da consigliere regionale. Lo farà?
«Confermo che rinuncerò a 4 mila euro mensili, la differenza tra lo stipendio di un consigliere regionale e quello del sindaco di Milano. Sperando che anche il Consiglio regionale prenda provvedimenti in merito. È necessario affrontare di petto questi temi che aiutano la politica a riacquistare un legame con la realtà».

Qual'è la priorità?
«Arginare lo spopolamento con politiche del lavoro serie. Io continuerò a vivere in Valle Seriana».

Leggi l'intervista di Benedetta Ravizza a Jacopo Scandella su L'Eco in edicola giovedì 28 febbraio

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