Abusi sul fratellino della compagna
Il pm: «Va condannato a 10 anni»

Dieci anni: è la condanna che il pm Carmen Pugliese ha chiesto per un trentunenne operaio di origine pugliese, all'epoca dei fatti residente nell'hinterland, finito davanti al giudice con l'accusa di atti sessuali con minorenni.

Dieci anni: è la condanna che il pm Carmen Pugliese ha chiesto per un trentunenne operaio di origine pugliese, all'epoca dei fatti residente nell'hinterland, finito davanti al giudice con l'accusa di atti sessuali con minorenni.

L'uomo avrebbe abusato in più occasioni del fratellino della sua compagna, che all'epoca aveva 9 anni, e di un cuginetto di quest'ultimo, di 13.

La denuncia partì dopo che il ragazzino di 9 anni si confidò con sua madre. Il piccolo aveva raccontato di pesanti abusi subiti da parte del compagno di sua sorella, nel periodo compreso fra aprile e novembre 2011. La madre ne rese edotta subito anche la figlia, che interrogò il convivente, chiedendogli spiegazioni. La coppia ha anche due figli piccoli. L'operaio negò su tutta la linea, ma fu messo alla porta. Il racconto del ragazzino venne però ritenuto credibile e coerente.

Ieri in udienza preliminare il pm Pugliese ha chiesto per lui una condanna a dieci anni, sostenendo che non vadano riconosciute le attenuanti generiche. Il gup Tino Palestra si è riservato e ha aggiornato l'udienza a mercoledì prossimo per la lettura del dispositivo.

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