Caravaggio dice no alla mafia
4 strade intitolate alle vittime

«Non è stata una cerimonia di routine, ma un impegno morale a non dimenticare». Così, a Caravaggio, il presidente dell'associazione «Amici di Libera» di Caravaggio ha chiuso la cerimonia di intitolazione delle vie a 5 magistrati vittime della mafia.

«Non è stata una cerimonia di routine, ma un impegno morale a non dimenticare». Con queste parole, a Caravaggio, il presidente dell'associazione «Amici di Libera» di Caravaggio don Franco Perdomini ha chiuso la cerimonia di intitolazione di quattro vie a cinque magistrati vittime della mafia.

Sono Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Guido Galli, Rosario Livatino e Vittorio Occorsio. La cerimonia, a cui hanno partecipato le autorità civili e militari del territorio, si è tenuta nell'ambito della manifestazione «Rifiutare la mentalità mafiosa» organizzata dall'associazione con la collaborazione dei Comuni di Mozzanica, Misano, Fornovo e Caravaggio.

Il sindaco di Caravaggio Giuseppe Prevedini, presente insieme a quello di Fornovo Pierluigi De Vita, nel suo intervento ha sottolineato la valenza educativa dell'intitolazione delle quattro vie: «In questo modo – ha detto – non vogliamo esclusivamente rendere onore al sacrificio di cinque magistrati uccisi dalla mafia. Bensì infondere nei nostri giovani la volontà di combattere per difendere la legalità».

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