Lui vuole fare il portalettere
Le Poste: «No, è diabetico»

Voleva fare il postino, ma la sua richiesta è stata respinta perché è diabetico. È quanto accaduto a un giovane di Calcinate, Christian Giambrone, di 22 anni, che Poste Italiane non hanno assunto come portalettere appunto perché diabetico.

Voleva fare il postino, ma la sua richiesta è stata respinta perché è diabetico. È quanto accaduto a un giovane di Calcinate, Christian Giambrone, di 22 anni, che Poste Italiane non hanno assunto come portalettere appunto perché diabetico.

Diplomato in meccanica, il ventiduenne aveva inviato il proprio curriculum alle Poste per un contratto di tre mesi come portalettere a 1.100 euro al mese.

E aveva anche superato le selezioni iniziali, tanto che avrebbe dovuto iniziare a lavorare il 2 aprile. Ma, a sorpresa, le Poste – come ha riferito lo stesso aspirante postino bergamasco, che ha denunciato il caso tramite l'associazione «Diabete onlus» – gli hanno comunicato di non presentarsi al lavoro perché «non assumiamo diabetici».

Il ragazzo è affetto da «diabete di tipo 1», ma i medici gli hanno detto che può svolgere qualunque lavoro, come del resto fa da tempo. Il suo obiettivo era però quello di fare il postino, anche se a tempo determinato. Dopo le selezioni superate si è però trovato, a suo dire, beffato.

«Non sono un invalido», ha spiegato amareggiato Giambrone. Le Poste hanno invece replicato: «I certificati medici confermano che potrebbe lavorare, ma per la tutela del ragazzo abbiamo creduto opportuno non assumerlo».

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