Bologna, accoltella il fratello in taxi
L'aggredito risiede a Bergamo

Ha accoltellato il fratello in taxi. Poi lo ha abbandonato in strada e si è fatto portare dal tassista in una farmacia, per acquistare delle bende perché si era ferito. È successo nel Bolognese, ma l'uomo accoltellato risiede nella Bergamasca.

Ha accoltellato il fratello in taxi. Poi lo ha abbandonato in strada e si è fatto portare dal tassista, sotto la minaccia del coltello, in una farmacia, per acquistare delle bende perché si era ferito a una mano. È successo nella serata di sabato 23 marzo a Monterenzio, in provincia di Bologna e l'uomo accoltellato risiede nella Bergamasca e ha 49 anni.

Il fratello che ha commesso il fatto ha 46 anni e ha problemi di salute mentale: originario della provincia di Grosseto e residente a Firenze, è stato bloccato dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio del fratello. L'aggressore aveva infatti con sé tre coltelli di cui due da caccia.

All'origine del gesto, ha spiegato il 46enne, la convinzione che il fratello volesse sottrargli la pensione e gestire al suo posto le sue economie. I due fratelli avevano infatti appuntamento presso la struttura nella quale era ricoverato il 46enne, in provincia di Firenze, per sbrigare delle incombenze connesse all'incarico di amministrazione di sostegno affidato al fratello per la cura dei suoi beni.

I due fratelli si erano recati poi a Monghidoro dove il 49enne, tutore del 46enne, aveva aperto un conto corrente postale su cui accreditare la pensione del fratello. Lasciando Monghidoro, il 46enne, seduto sul sedile posteriore del taxi, ha estratto un coltello e colpito il fratello, seduto sul sedile anteriore sinistro, ferendolo al collo. A dare l'allarme alle forze dell'ordine il tassista.

L'aggressore è stato arrestato per tentato omicidio e sequestro di persona e trasferito al Carcere Dozza di Bologna. A suo carico risultano vecchi precedenti per problemi di tossicodipendenze, rapine, furti e lesioni. Il fratello ferito è stato trasportato all'ospedale di Monghidoro, dimesso poco dopo con una prognosi di dieci giorni.

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