Il Fondo famiglie e lavoro
«Una giornata parrocchiale»

Una giornata parrocchiale di risposta concreta, con raccolta fondi, al Fondo famiglie e lavoro. È la proposta lanciata, in occasione del Giovedì Santo in Cattedrale, dal vescovo Francesco Beschi durante la Messa crismale che ha visto la presenza di oltre 400 sacerdoti.

Una giornata parrocchiale di risposta concreta, con raccolta fondi, al Fondo famiglie e lavoro. È la proposta lanciata, in occasione del Giovedì Santo in Cattedrale, dal vescovo Francesco Beschi durante la Messa crismale che ha visto la presenza di oltre 400 sacerdoti diocesani.

«Il prete è il narratore della fede per sempre con la voce, il cuore, la vita, le parole e i gesti — ha detto il vescovo all'omelia —. Il prete è narratore anche della fede di chi non crede ma che testimonia le Beatitudini nella vita e narra la fede. Il prete è narratore della fede anche guardando il povero negli occhi».

Al riguardo, il vescovo ha lanciato due proposte al clero diocesano. La prima è di «rilanciare la nostra partecipazione personale al Fondo famiglie e lavoro, poiché la situazione economica si è aggravata».

La seconda è una giornata parrocchiale «di sensibilizzazione, consapevolezza e risposta concreta al Fondo famiglie e lavoro. Dovrà essere una giornata non soltanto di raccolta fondi, ma di consapevolezza e testimonianza verso i poveri».

Durante la Messa ci sono state la rinnovazione delle promesse sacerdotali, la benedizione degli Oli Santi e il ricordo degli anniversari di ordinazione sacerdotale.

Prima della benedizione, il vicario generale monsignor Davide Pelucchi ha ringraziato il vescovo per le premure verso il clero. «Il prete è prima di tutto un uomo. Tante volte, parlando con me, il vescovo mi ha detto: “Don Davide, come posso essere più vicino ai miei preti?”. Queste sue parole mi hanno particolarmente commosso. Eccellenza, noi appressiamo la sua umanità».

Monsignor Pelucchi ha anche annunciato che il 18 maggio, in Cattedrale, in una Messa sarà festeggiato il 10° anniversario di episcopato di monsignor Beschi, «vescovo, padre e amico».

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