La Cararra triplica il biglietto
Sarà in linea con gli altri musei

Il prezzo d'ingresso alla Carrara triplicherà (da 2,6 a 8 euro), ma è il giusto prezzo da pagare per la prima raccolta civica d'Italia. Un prezzo assolutamente in linea con gli altri musei italiani e stranieri. Altrimenti è impensabile far quadrare i conti.

Il prezzo d'ingresso alla Carrara triplicherà, ma è il giusto prezzo da pagare per la prima raccolta civica d'Italia. Un prezzo assolutamente in linea con gli altri musei italiani e stranieri: i 10 euro di Santa Giulia a Brescia, i 9 euro delle Gallerie dell'Accademia a Venezia, i 6,50 euro (più 4 di prenotazione) degli Uffizi a Firenze o gli 11 del Louvre a Parigi.

E del resto è impensabile far quadrare i conti e offrire al pubblico una simile teoria di capolavori ai precedenti 2,60 euro: il doppio di un biglietto Atb.

Certo, è difficile parlare di aumenti in tempo di crisi, ma questa non ha risparmiato la cultura, e quindi nemmeno la gestione della rinnovata pinacoteca che punta a un obiettivo ambizioso: 120.000 visitatori all'anno.

Sessanta mila per la mostra permanente – il doppio di quelli pre-chiusura per i lavori di restauro – altrettanti per i grandi eventi che verranno organizzati annualmente.

Il biglietto intero è stato quindi ipotizzato a 8 euro, quello ridotto a 4. «Tariffe in realtà leggermente in ribasso rispetto alla media italiana ed europea» spiega Luigi Ferrara, amministratore delegato di Cobe fino a ieri (il Cda ha terminato ufficialmente il mandato) che snocciola numeri e previsioni. Tutto nero su bianco nel business plan che la partecipata di Palafrizzoni – che si occupa di promuovere i grandi eventi culturali – ha preparato a uso e consumo del futuro gestore della pinacoteca cittadina.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 13 aprile

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