Torna il sereno sulle Autolinee
Via libera per un ambulatorio

Torna il sereno alle Autolinee. Le nuvole che si stavano addensando sul progetto per la nuova sede della mensa gestita dal Servizio Esodo, nell'ambito del polo intermodale, sono ormai lontane. Accanto al «Posto caldo», così si chiama lo storico servizio, troverà spazio infatti una struttura socio sanitaria - in pratica una sorta di presidio medico - e questo ha contribuito ad appianare le divergenze che, anche all'interno della maggioranza di Palafrizzoni, avevano visto contrapporsi nei mesi scorsi l'allora assessore alla Sicurezza Cristian Invernizzi al collega ai Servizi Sociali Leonio Callioni.

Proprio l'idea dell'ambulatorio - suggerita dalla Lega - ha portato a una sostanziale condivisione del progetto: «Questa proposta - conferma Callioni - è stata accolta con favore da tutti, perché offrirà l'occasione di conciliare esigenze di tipo sociale con quelle legate alla sicurezza. Non sappiamo ancora a quale istituzione verrà affidata, anche perché si tratta di una procedura che dovrà necessariamente rispettare le regole dell'evidenza pubblica, ma siamo contenti dell'esito positivo e dell'individuazione di una soluzione in grado di andare incontro alle sensibilità di tutti».

Ma chi gestirà di fatto questo «sportello»? Dato per scontato il bando pubblico, tra i papabili c'è sicuramente quel corpo militare della Croce rossa italiana che sul tema vanta già una notevole esperienza. Si deciderà a breve, quasi certamente entro l'estate. Il termine dei lavori è previsto infatti a luglio, quando, accanto al parcheggio multipiano affacciato su via Foro Boario, verrà realizzato anche l'edificio da destinare alla mensa e allo stesso ambulatorio. «Abbiamo accumulato un po' di ritardo - ribadisce l'assessore ai Lavori pubblici Alessio Saltarelli - per via dei serbatoi di gasolio rintracciati durante la demolizione delle pensiline: gli esami dell'Arpa hanno imposto uno stop di qualche settimana, ma ora i lavori sono ripartiti. Il costo? Per quanto riguarda l'edificio dove verrà attrezzato il servizio del progetto Esodo, affianco dalla nuova struttura socio sanitaria, dovremmo essere sui 300 mila euro, ma nel complesso l'investimento per il polo intermodale è lievitato da 3,5 milioni di euro a 4,4, con un contributo della Regione che si aggira sul milione e 600 mila euro. Questo vuol dire che la differenza dovremo trovarla noi». E di questi tempi non è affatto facile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA