Invalida perde il ticket gratuito
40 euro per uscire dal parking

La scure - 40 euro per aver smarrito il biglietto del parcheggio del nuovo ospedale di Bergamo - questa volta si è abbattuta anche su un invalida. Normalmente i disabili hanno diritto alla sosta gratuta, ma in questo caso è stato smarrito il biglietto.

La scure - 40 euro per aver smarrito il biglietto del parcheggio del nuovo ospedale di Bergamo - questa volta si è abbattuta anche su un invalida. Normalmente i disabili hanno diritto alla sosta gratuta, ma in questo caso è stato smarrito il biglietto.

E sulla vicenda ora interviene anche Federconsumatori Bergamo, che «denuncia l'ennesimo “caso” in cui la gestione del parcheggio al Papa Giovanni XXIII si dimostra ottusa e prevaricatrice nei confronti di chi, per  recarsi presso la struttura ospedaliera per cure o per visitare gli ammalati, deve utilizzare l'unico posto esistente in zona dove è possibile parcheggiare».

«Già abbiamo denunciato - scrive l'associazione dei consumatori della Cgil - l'abuso di chi impunemente fa pagare 60 minuti di sosta € 2.40, facendo decorrere al 60° minuto di sosta la  frazione d'ora successiva alla prima».

E aggiunge: «Abbiamo stigmatizzato la non disponibilità a restituire i soldi pagati per “smarrimento di biglietto” a coloro che il biglietto l'avevano ritrovato pochi minuti dopo avere versato i soldi richiesti perché pensavano d'avere perso il cartoncino».

«Adesso però - scrive Federconsumatori - siamo arrivati al colmo dell'indignazione: da parte della gestione del parcheggio nemmeno agli invalidi, se perdono il biglietto di sosta gratuito cui hanno diritto, riconoscono il diritto a uscire dal parcheggio se prima non pagano i 40 euro previsti (dal regolamento del parcheggio) per gli utenti paganti che smarriscono il ticket».

L'associazione se la prende anche con le amministrazioni locali: «Sull'altro fronte, quello delle istituzioni, a nulla sono valsi gli interventi presso l'amministrazione comunale e quella provinciale perché intervenissero a porre un limite alla sopraffazione che quotidianamente viene esercitata nei confronti degli utilizzatori dell'ospedale.

Le uniche risposte sinora ottenute dai politici, se si esclude la non risposta consistente nell'aumentare i divieti di sosta nei luoghi vicini al parcheggio unico e obbligatorio, sono state: “c'è una convenzione da rispettare, non possiamo fare nulla”».

«Sarà anche come loro dicono - conclude Federconsumatori -, ma a nostro parere i rappresentanti eletti dai cittadini dovrebbero intervenire per risolvere i problemi che ledono gli interessi delle persone e, molte volte, offendono il semplice buon senso».

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