Piene dei fiumi, incidenti aerei
C'è un piano per le emergenze

Dderagliamento treni con trasporto di sostanze pericolose, catastrofi naturali. Per la prima volta il Comune di Bergamo avrà un Piano di emergenza comunale (Pec). Il documento è stato preparato dagli uffici di Polizia locale e Protezione civile ed è stato approvato.

Deragliamento treni con trasporto di sostanze pericolose, catastrofi naturali. Per la prima volta il Comune di Bergamo avrà un Piano di emergenza comunale (Pec). Il documento è stato preparato dagli uffici di Polizia locale e Protezione civile ed è stato approvato ieri dalla Giunta. Manca il passaggio in Consiglio comunale e l'iter per l'adozione sarà concluso. Nel documento, nel quale vengono esplorati i diversi rischi a cui è potenzialmente soggetta la città, sia per fattori naturali che per fattori antropici, sono stati approfonditi tre «scenari di riferimento specifici».

E vista la vicinanza con l'aeroporto di Orio al Serio e dell'aeroporto privato Taramelli, il piano si propone di prevenire e gestire in modo coordinato l'emergenza. Azioni che insieme alle disposizioni recentemente previste dal Piano sovraccomunale di rischio aeroportuale (Seriate, Orio, Grassobbio, Azzano e Bagnatica) concorrono alla sicurezza del territorio.

Il Piano di emergenza stabilisce le procedure a livello comunale: «Gli scenari riguardano da un lato eventi ricorrenti e poco dannosi, come il rischio maltempo o una nevicata eccezionale – spiegano i tecnici di Palafrizzoni –. Dall'altro riguardano eventi estremamente rari, ma che nel caso in cui si verificassero potrebbero generare gravi danni e sconvolgimenti nell'assetto territoriale comunale, come il rischio ferroviario con trasporto di sostanze pericolose o il rischio di caduta di un aeromobile».

Nel Piano sono state previste misure in casi di emergenza causati dagli insediamenti industriali dell'hinterland nei Comuni di Lallio, Mozzo e Orio al Serio, spiegano i tecnici. Una novità assoluta per il Comune di Bergamo, che fino ad oggi ha potuto contare solo su alcune «schede» mai articolate in un documento, e una necessità determinata dalla nuova normativa in materia di protezione civile.

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