Strade gruviera, possibili chiusure
La Provincia: degrado e instabilità

L'allarme scatta a pagina 110 del «malloppone» che racconta l'attività 2012 dei vari settori della Provincia. Siamo nelle pagine dedicate a Viabilità e trasporti, ormai oggetto letteralmente di un fuoco di fila di segnalazioni per buche, asfalti da rifare e affini.

L'allarme scatta a pagina 110 del «malloppone» che racconta l'attività 2012 dei vari settori della Provincia. Siamo nelle pagine dedicate a Viabilità e trasporti, ormai oggetto letteralmente di un fuoco di fila di segnalazioni per buche, asfalti da rifare e affini.

Una rete stradale da 1.350 chilometri, che coi vincoli di spesa imposti all'ente si fa sempre più fatica a curare. Servirebbero 50 milioni, secondo le stime, per rimettere in sesto tutte le pavimentazioni. E se le difficoltà in materia negli ultimi mesi sono finite spesso alla ribalta, per il futuro l'allarme suona ancora più alto.

«È necessario evidenziare - scrive nella sua relazione il dirigente Renato Stilliti - che il degrado delle pavimentazioni, l'instabilità di versanti, cigli stradali, opere di sostegno, l'obsolescenza delle barriere di protezione hanno ormai raggiunto limiti tali da prevedere, ai fini di salvaguardare la vita umana, l'adozione nel 2013 di un numero significativo di limitazioni alla circolazione, quali forte riduzione dei limiti di velocità, divieto di transito a una o più categorie di utenti, chiusura di singoli tratti di strade provinciali», o, addirittura, «di intere strade provinciali».

E se qualche «assaggio» del problema lo si è già avuto, per esempio con i 30 all'ora sulla Francesca, e relativo stop alle bici (durati in quel caso pochi giorni), l'orizzonte non sembra per nulla limpido. Colpa, ha chiarito ieri sera in commissione l'assessore competente Giuliano Capetti, di «quello che io ormai chiamo patto di stupidità, per cui non possiamo effettuare gli interventi, pur avendo cento milioni fermi in cassa».

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