Maestro pedofilo, udienza rinviata
Tutta Palosco con il fiato sospeso

Ha presentato un certificato medico per giustificare la sua assenza in aula e il giudice ha deciso di rinviare l'udienza del maestro di Palosco accusato di pedofilia, per permettergli di essere presente e rilasciare dichiarazioni spontanee.

Ha presentato un certificato medico per giustificare la sua assenza in aula e il giudice ha deciso di rinviare l'udienza del maestro di Palosco accusato di pedofilia, e che soffre di problemi cardiaci, per permettergli di essere presente e rilasciare dichiarazioni spontanee.

Rinviata quindi in data ancora da definire l'udienza del maestro accusato di epdofilia: tra tre giorni il gup nominerà un medico con l'incarico di valutare le condizioni fisiche del maestro e per capire quanto durerà il periodo di malattia al fine di fissare così la prossima udienza.

Il maestro della scuola elementare del paese accusato di abusi sessuali nei confronti di nove bambini ha chiesto il rito abbreviato. Al pm, Franco Bettini (ma l'inchiesta è stata condotta sin dall'inizio da Raffella Latorraca, ora in maternità), spetterà aprire le arringhe. Sarà poi il turno delle parti civili, quattro delle quali difese dall'avvocato Stefania Botti; tra queste il piccolo e la sua famiglia che hanno avuto il coraggio di denunciare per primi il maestro permettendone l'arrestato in flagranza di reato. Per ultima parlerà la difesa dell'imputato.

Dopo la denuncia e l'arresto dell'imputato, avvenuto il 17 aprile dello scorso anno, grazie all'attività di indagine dei carabinieri di Martinengo diretti dal comandante maresciallo Alessandro Covino, altri piccoli allievi hanno avuto il coraggio di accusare il maestro di abusi, che sarebbero avvenuti sempre a scuola, con modalità simili.

La vicenda, terribile, ha di fatto sconvolto l'intera comunità di Palosco, con la scuola che si è subito impegnata in un percorso di recupero rivolto ai più piccoli e ai loro genitori. Proprio i genitori, in particolare, hanno fatto quadrato intorno alle famiglie coinvolte direttamente, organizzando iniziative di solidarietà e avviando una forte mobilitazione nel paese.

Mobilitazione che ha avuto il suo apice il mese scorso, in occasione del possibile ritorno in libertà del maestro - da tempo ai domiciliari - per scadenza delle esigenze di custodia cautelare, anche in seguito al prolungarsi dei tempi in attesa del processo, per una serie di rinvii.

Recentemente a Palosco è stata organizzata una raccolta di firme per l'inasprimento delle pene nei casi di pedofilia e nella Giornata nazionale contro pedofilia e pedopornografia, il 5 maggio - giornata cui il Consiglio comunale ha aderito ufficialmente - un lungo e composto corteo, di almeno cinquecento persone, con in prima linea i bambini, ha sfilato per le vie del paese.

Magliette bianche e palloncini bianchi in mano, una comunità intera in silenzio, ma «rumorosissima», ha ribadito l'attenzione ai più piccoli e la condanna senza appello agli abusi. Ora si aspetta il parere del giudice.

© RIPRODUZIONE RISERVATA