Passa alla Camera il decreto legge
sul pagamento dei debiti della Pa

Via libera della Camera al decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. I voti favorevoli sono stati 450, nessun contrario, 107 astenuti (Lega e M5S). Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.

Via libera della Camera al decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione. I voti favorevoli sono stati 450, nessun contrario, 107 astenuti (Lega e M5S). Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.

Il decreto legge passa all'esame Senato con tempi più stringenti per le operazioni di pagamento e l'impegno, affidato alla prossima legge di Stabilità, a individuare «operazioni finanziarie finalizzate all'estinzione di debiti certi, liquidi ed esigibili delle amministrazioni pubbliche». 

È la «cosiddetta fase due» sollecitata dai relatori del provvedimento alla Camera per ampliare il plafond di 40 miliardi messo a disposizione dal Governo tra 2013 e 2014 con l'obiettivo di risolvere l'emergenza debiti verso le imprese.

Sul fronte delle operazioni di pagamento il provvedimento esce da Montecitorio con termini perentori fissati per Comuni e Province (un mese dall'erogazione degli anticipi da parte del Tesoro) e la precisazione che anche le società «in house» devono far arrivare ai fornitori i pagamenti incassati dalle amministrazioni di riferimento.

Perimetro più ampio anche per la pratica della compensazione tra crediti e debiti tributari e contributivi. Grazie alla certificazione con «datazione del pagamento» il credito potrà essere accettato per compensare i ruoli emessi fino al 31 dicembre (e non fino al 30 aprile, come indicato nel testo varato dall'Esecutivo).

Le modifiche della commissione Bilancio, ratificate dall'Aula, hanno consentito di sciogliere anche il nodo Durc. Per poter incassare le fatture l'impresa dovrà dimostrare di essere in regola con i versamenti dei contributi alla data della scadenza del pagamento (ed eventualmente far fronte a quanto non versato direttamente con la somma saldata).

È stata inoltre introdotta una serie di misure per monitorare l'andamento dell'operazione pagamenti e il livello dei debiti da smaltire. Dal 2014 entro il 30 aprile di ogni anno le amministrazioni dovranno comunicare alla piattaforma della Rgs l'ammontare dei debiti accumulati al 31 dicembre precedente.

La Nota di aggiornamento al Def dovrà contenere una Relazione sullo stato di attuazione del decreto e dal 30 settembre ogni mese sarà possibile verificare l'andamento dei pagamenti attraverso il sito della Ragioneria. Con un emendamento dei relatori, approvato direttamente dall'Assemblea, è stato inoltre chiarito che i tagli alla cooperazione allo sviluppo, previsti per far fronte all'allentamento dei vincoli al Patto di Stabilita' interno, verranno spostati ai costi delle ambasciate.

Già in Commissione l'Expo 2015, la ricerca e l'istruzione erano stati esclusi dalle coperture legate al costo dei maggiori interessi per l'emissione di nuovi titoli. Il provvedimento non prevede la tassazione delle sigarette elettroniche, ma il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti, ha ribadito che la questione non è chiusa.

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