Rissa con coltello da 30 centimetri
E tutto per una dose di anfetamina

Un litigio per una dose di anfetamina è degenerato in rissa, con tanto di coltello da 30 centimetri lanciato contro una macchina. Quattro le persone che i carabinieri di Calcinate hanno fermato venerdì 24 maggio. In casa di uno di questi rinvenuta altra droga.

Un litigio per una dose di droga è finito in rissa. Quattro le persone che i carabinieri di Calcinate hanno fermato nella notte di venerdì 24 maggio. In via San Martino, a Calcinate, i militari hanno bloccato T.F., 27enne residente in paese, e R.S.A., colombiano di 23 anni, entrambi già noti alle forze dell'ordine. Con loro anche due bresciani, operai incensurati di 22 e 23 anni.

La rissa, secondo le indagini compiute dai carabinieri, sarebbe scoppiata a causa di un mancato accordo sull'acquisto di una dose di anfetamina detenuta dal 27enne. I carabinieri hanno poi perquisito anche l'abitazione del colombiano, trovando altre 13 dosi di droga oltre a 240 euro in contanti, che si ipotizza siano provento dell'attività di spaccio. Ma il momento più critico di tutta la vicenda è stato quando le tensioni sono degenerate con anche l'uso delle armi: mentre i due spacciatori stavano litigando con i due bresciani, sarebbe infatti intervenuta la madre del colombiano che, scesa dalla sua abitazione, avrebbe cercato di riportare la calma. Ma i due bresciani, saliti in macchina, avrebbero tentato di investirla. Il figlio sarebbe allora salito in casa, dove avrebbe recuperato un coltello con trenta centimentri di lama e una pistola ad aria compressa. Il 23enne ha prima lanciato il coltello contro il finestrino dell'auto, mandandolo in frantumi, e poi avrebbe sparato - ma qui le versioni sono discordanti - alcuni colpi con la pistola, lanciandola a sua volta contro la vettura.

Tutti e quattro sono stati denunciati in stato di libertà per rissa, mentre T.F e R.S.A. sono stati inoltre arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio: ai domiciliari il colombiano, per il 27enne è stato stabilito l'obbligo di dimora. Il processo è stato rinviato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA