Cava Vailata, Regione Lombardia
«Non lasceremo nulla al dubbio»

«I dubbi sul reale livello della falda e sulla possibilità di una discarica di cemento-amianto nell'ex cava Vailata di Treviglio mi erano stati anticipati. Il mio impegno è quello di non lasciare nulla al dubbio». Così l'assessore regionale all'Ambiente.

«Il fatto che sussistessero dei dubbi sul reale livello della falda e quindi sulla possibilità di realizzare una discarica di cemento-amianto nell'ex cava Vailata di Treviglio mi era stato anticipato dal sindaco e dal vicesindaco durante l'incontro a cui li avevo invitati lo scorso 10 maggio per conoscere direttamente da loro la posizione del Comune e del territorio».

Così l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che commenta l'istanza di annullamento del parere positivo rilasciato lo scorso luglio da Regione Lombardia avanzata dal Comune di Treviglio.

«Oggi - aggiunge l'Assessore - esiste una perizia per la quale ringrazio l'amministrazione comunale di Treviglio, che ha lavorato alacremente affrontando nodi essenziali e aiutando così Regione Lombardia a raccogliere tutti i dati utili affinché la procedura autorizzativa si svolga correttamente. Attendo di leggere i documenti e approfondirli con i funzionari, ma è chiaro fin da ora che sono stati introdotti elementi di forte novità tecnica. Il mio impegno è quello di non lasciare nulla al dubbio».

In campo il Pd
Intanto il Partito Democratico chiede al Consiglio provinciale di Bergamo di schierarsi a fianco dei Comuni di Casirate, Calvenzano e Treviglio per rafforzare la contrarietà del territorio all'apertura di nuove discariche di cemento amianto in assenza di un'adeguata programmazione regionale. L'iniziativa parte da un ordine del giorno presentato dai consiglieri provinciali Filippo Simonetti e Matteo Rossi sugli indirizzi regionali in materia di discariche di smaltimento amianto.

«Rispettiamo l'autonomia delle valutazioni tecniche in atto - afferma il consigliere provinciale Filippo Simonetti – ma allo stesso tempo condividiamo pienamente le preoccupazioni dei Comuni interessati, dei comitati e delle associazioni del territorio. Chiediamo che la nuova giunta regionale si adoperi per deliberare quanto prima le linee guida in materia di amianto di cui alla lr 14/2012 con l'obiettivo di approfondire le nuove conoscenze in materia, di promuovere velocemente le realizzazione di impianti di inertizzazione in luogo di pericolose discariche e di definirne l'incompatibilità in caso di vicinanza a contesti urbanizzati ed in aree con soggiacenza di acquifero».

«Provincia e Regione hanno il dovere di allinearsi ai pronunciamenti del parlamento europeo – continua il consigliere provinciale Matteo Rossi – che con la risoluzione del 14 marzo 2013 ha evidenziato come la realizzazione di discariche di rifiuti di amianto debba essere solo provvisoria e che di conseguenza occorre promuovere centri di trattamento dei rifiuti contenenti amianto prevedendo la graduale cessazione di ogni conferimento in discarica. Immaginare che con le discariche il problema sia risolto significa invece scaricarlo sulle spalle delle nuove generazioni».

«La Provincia – concludono i consiglieri Simonetti e Rossi – proprio per il suo ruolo di ente di coordinamento a servizio delle comunità locali, non può continuare ad ignorare le preoccupazioni della popolazione e delle istituzioni territoriali, deve incalzare la Regione affinché ci sia una programmazione all'altezza degli standard europei e perché nel frattempo siti come quello della cava ex vailata di Treviglio siano considerati incompatibili con progetti di discarica di amianto per tutti i motivi che le analisi e le valutazioni svolte fin d'ora hanno reso evidenti».

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