Morotti, giovedì i funerali ad Alzano
Dalla Danimarca il cordoglio di Nielsen

Verranno celebrati giovedì 30 maggio, con inizio alle 10, nella basilica di Alzano Lombardo, i funerali di Franco Morotti, noto commercialista e grande dirigente del calcio bergamasco, sia nelle fila dell'Atalanta sia in quelle dell'Alzano.

Verranno celebrati giovedì 30 maggio, con inizio alle 10, nella basilica di Alzano Lombardo, i funerali di Franco Morotti, noto commercialista e grande dirigente del calcio bergamasco, sia nelle fila dell'Atalanta sia in quelle dell'Alzano.

Morotti si è spento nella propria abitazione la sera di lunedì dopo una lunga malattia, nella sua abitazione di Alzano. Morotti, 71 anni (era nato il 6 settembre 1941), 40 vissuti nel calcio bergamasco da dirigente, prima nell'Atalanta (consigliere e quindi amministratore delegato dal 1976 all'88) e poi nell'Alzano, in 16 anni dalla Terza categoria alla serie B, è stato anche amministratore delegato di Bergamo Tv e Radio Alta e attualmente era presidente del Collegio sindacale di Bergamo Tv. Lascia la moglie Gianna Manzoni e i figli Laura e Marco.

Il cordoglio per la scomparsa di un grande uomo di sport ha valicato anche i confini della Bergamasca, come dimostra l'email inviata ieri mattina dalla Danimarca al sito de «L'Eco». Mittente, Fleming Nielsen, che giocò nell'Atalanta per tre anni (dal 1961), vincendo la Coppa Italia nel 1963 (l'Atalanta sconfisse 3 a 1 il Torino nellafinale giocata allo stadio San Siro di Milano).

«Con grande rispetto a un vero gigante e amico indimenticabile. Grazie: posso piangere?». È questo il breve messaggio inviato da Nielsen, a ricordo di Franco Morotti. La foto allegata al messaggio rende da sola l'idea dell'amicizia che legava Nielsen a Morotti, e - più in generale - a Bergamo e all'Atalanta.

Franco Morotti e il suo incredibile Alzano Virescit sono stati i protagonisti di una favola che a cavallo degli Anni '90 stupì il calcio italiano: dai campi polverosi dei dilettanti fino alla serie B.  Era L'Alzano dei gol a raffica di Ferrari e delle invenzioni di Armando Madonna.

«Io uno dei suoi giocatori simbolo? Non direi - dice Armando Madonna con la voce increspata dall'emozione -, mi considero piuttosto come un suo figlio. Franco Morotti è stata una delle persone più importanti della mia vita. Lui c'era quando a 18 anni l'Atalanta mi fece il primo contratto da professionista. Ed è stato presente nelle decisioni cruciali. Cosa devo dire di più».

Oscar Piantoni è stato invece il tecnico che ha costruito le fondamenta della formidabile escalation seriana con due promozioni dalla D fino alla C1: «C'era tanto di Morotti in quei successi. Lui era al di sopra delle parti, nel senso che aveva una marcia in più».

Leggi su L'Eco in edicola mercoledì 29 maggio le due pagine dedicate alla scomparsa di Franco Morotti

© RIPRODUZIONE RISERVATA