Troppa Co2 altera l'atmosfera?
Allora sotterriamola a Casirate

Dal miracolo del giacimento di petrolio alla richiesta di riprendere le perforazioni alla ricerca di giacimenti di idrocarburi fino all'ipotesi odierna di stoccaggio di anidride carbonica. Il sottosuolo dell'area Malossa a Casirate continua a essere oggetto di attenzione.

Dal miracolo (ben presto svanito) del giacimento di petrolio datato anni Settanta alla notizia dell'estate scorsa circa la richiesta da parte della società «Mac Oil» di riprendere le perforazioni alla ricerca di giacimenti di idrocarburi fino all'ipotesi odierna (che tale va considerata al momento) di stoccaggio di anidride carbonica.

Il sottosuolo dell'area della Malossa a Casirate continua a essere oggetto di attenzione da parte degli addetti ai lavori. Stavolta viene visto come possibile serbatoio naturale in cui immagazzinare grandi quantità di anidride carbonica, il Co2, sottraendola all'atmosfera di cui è un gas alterante, responsabile del famigerato effetto serra e delle conseguenze negative che da esso derivano, prima fra tutte l'innalzamento globale della temperatura sul pianeta.

La Malossa, area situata a ovest del territorio di Casirate dove fino a pochi mesi fa i cittadini del paese della Bassa si recavano anche e soprattutto per portare i rifiuti nella piazzola ecologica, è stata individuata come uno dei cinque siti idonei in Lombardia per lo stoccaggio di anidride carbonica da un corposo studio dell'Istituto regionale di ricerca (Irer), che ha costituito la base scientifica per la delibera del 31 dicembre 2009 con la quale Regione Lombardia ha dato il via al progetto di cattura e stoccaggio di anidride carbonica da immagazzinare poi in riserve sotterranee.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 31 maggio

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