Gli incassi erano troppo bassi
Stop alle crociere sull'Adda

A Fara d'Adda non si potrà più navigare. O almeno non lo si potrà più fare a bordo della motonave «Autari» che, la scorsa estate, aveva iniziato un servizio di navigazione turistica per permettere di ammirare le ricchezze naturalistiche.

A Fara d'Adda non si potrà più navigare. O almeno non lo si potrà più fare a bordo della motonave «Autari» che, la scorsa estate, aveva iniziato un servizio di navigazione turistica per permettere di ammirare direttamente dal fiume le ricchezze naturalistiche del tratto dell'Adda che attraversa Fara.

A promuovere il servizio erano stati anche il Comune, il Parco Adda Nord e il Consorzio Navigare l'Adda. Quest'anno però la Navigazione interna, la società proprietaria della motonave «Autari» dalla capienza di 19 posti, ha deciso di non far più partire a Fara nessun servizio di navigazione.

Il motivo? Di carattere economico. La motonave, che aveva il suo attracco al molo del centro sportivo in via Reseghetti, portava i turisti a navigare sull'Adda (durata della crociera un'ora) solo la domenica. Biglietto da 2 a 6 euro. «Di solito – afferma Claudio Corso della Navigazione – si arrivava al massimo a una decina di passeggeri. L'incasso bastava a malapena a coprire i costi».

E pensare che le sponde del tratto del fiume Adda che attraversa Fara sono molto frequentate nella stagione estiva. Comune, Parco Adda Nord e Consorzio navigare l'Adda volevano mettere a disposizione dei frequentatori della zona un servizio in più. Inoltre la navigazione aveva anche lo scopo di promuovere dal punto di vista turistico le ricchezze naturalistiche e storiche del territorio.

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