Stucchi a capo del Copasir
Il 12% è «Magica Atalanta»

A chi gli ha chiesto quale competenze abbia per il suo nuovo ruolo, il senatore ha risposto twittando parte del suo curriculum parlamentare, ricordando che è stato tra l'altro membro del Copaco (ex Copasir) e della commissione Mitrokhin.

Per la prima volta un leghista siederà sulla poltrona di presidente del Copasir, il Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. Il senatore Giacomo Stucchi ha avuto la meglio sui candidati di M5S (Vito Crimi) e Sel (Claudio Fava), ottenendo i voti di Pd, Pdl e Scelta civica, al termine di lunghe trattative che hanno coinvolto anche le altre commissioni di garanzia.

«Ma ora - è l'invito di Stucchi - basta polemiche, sarò imparziale». È la legge a prevedere che spetta ad un esponente dell'opposizione la presidenza dell'organismo che effettua il controllo parlamentare sull'intelligence. L'M5S, in quanto gruppo più numeroso dell'opposizione, reclamava per sè quella poltrona ed aveva da tempo indicato il suo candidato, Crimi.

Anche Sel, da parte sua, pretendeva la presidenza con Fava. Ma ieri, durante un incontro con i capigruppo della maggioranza, è stata trovata l'intesa sul nome di Stucchi.

Nella prima riunione di giovedì del Comitato, Stucchi è così passato con sei voti: oltre a quello dello stesso senatore leghista, quelli di Felice Casson, Roberto Speranza e Rosa Villecco Calipari (Pd), di Giuseppe Esposito (Pdl) e di Lorenzo Dellai (Scelta Civica); i tre M5S (Vito Crimi, Bruno Marton e Angelo Tofalo) hanno optato per il loro candidato Crimi e l'esponente di Sel Fava ha votato per se stesso.

Bergamasco, 44 anni, maroniano di ferro, Stucchi è in Parlamento dal 1996 e fino a poche settimane fa era uno dei vicesegretari federali della Lega. Professione: «consulente, giornalista», si legge sulla sua scheda personale del Senato, mentre nella sua bio su twitter scrive: «50% di politica, 22% di vita vera, 12% di sport (Magica Atalanta), 8% di poesia, 6% di cazzate! Il resto? Mancia...». Oggi si è definito «una figura collaudata, esperta della vita parlamentare e del settore».

E a chi gli ha chiesto quale competenze abbia per il suo nuovo ruolo, il senatore ha risposto twittando parte del suo curriculum parlamentare, ricordando che è stato tra l'altro membro del Copaco (ex Copasir) e della commissione Mitrokhin.

Il grillino Crimi non ha mancato di far notare che «a controllare chi dovrebbe tutelare l'unità della Repubblica è stato chiamato un secessionista», senza contare che «la Lega non è nemmeno all'opposizione vera e propria».

Il nuovo presidente ha comunque voluto rassicurare tutti. «Non sono più - ha detto - vicesegretario e questa penso sia una garanzia per il mio operato. Ho rimosso questo aspetto prima di essere eletto. Sarò - ha sottolineato - imparziale, perchè ritengo di dover garantire le posizioni di tutti. Credo che le polemiche saranno superate dal mio discorso di insediamento nel quale ho chiesto a tutti massima collaborazione e assicurato una gestione condivisa. Non voglio essere l'uomo solo al comando».

Vicepresidente è stato eletto il senatore Esposito, che anche nella precedente legislatura aveva ricoperto lo stesso incarico. «Mi auguro - ha osservato - che i contrasti e le polemiche precedenti alla composizione della Commissione d'ora in poi possano essere superati nell'interesse di un organismo tanto delicato per la sicurezza delle istituzioni».

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