Merce contraffatta su internet
Rischia sanzioni anche chi compra

Prima che lo chiamassero a Bergamo per guidare il comando provinciale della Guardia di Finanza era in Cina, in uno degli uffici che le Fiamme gialle hanno attivato all'estero per la cooperazione internazionale e il contrasto degli illeciti economico-finanziari.

Prima che lo chiamassero a Bergamo per guidare il comando provinciale della Guardia di Finanza era in Cina, in uno degli uffici che le Fiamme gialle hanno attivato all'estero per la cooperazione internazionale e il contrasto degli illeciti economico-finanziari.

Il colonnello Giovanni De Roma è l'ufficiale che nel 2006 ha aperto l'ufficio di Shanghai, con competenza sulla Cina e il Sudest asiatico, dunque conosce bene l'Asia e gli scambi - non sempre legali come dimostra l'operazione che ha riguardato il sito www.myfashiondream.com - che intrattiene con l'Italia.

Colonnello De Roma, come vi siete mossi?
«Durante la nostra attività di monitoraggio del web ci siamo imbattuti in questo sito sospetto. D'accordo con la Procura, abbiamo sentito alcune case produttrici ufficiali: attraverso il sito hanno fatto arrivare alcuni prodotti e li hanno periziati, scoprendo che si trattava di articoli contraffatti. Altri prodotti invece non erano nemmeno in catalogo».

Per la legge italiana rischia di finire nei guai non sono solo chi vende prodotti contraffatti, ma anche chi li compra...
«Acquistare un articolo con marchio contraffatto è un illecito amministrativo per il quale le sanzioni vanno dai 100 ai 7.000 euro, ma si può incorrere anche in reati penali come la ricettazione e l'acquisto di cose di sospetta provenienza. E non c'è alcuna differenza se l'acquisto viene fatto su internet».

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