Niente gelato dopo la mezzanotte
Milano fa dietrofront, che ne pensi?

«I milanesi possono continuare a gustareil loro gelato anche dopo le 24». Lo afferma il sindaco di Milano intervenendo sulle polemiche innescate dopo un'ordinanza che vieta l'asporto di cibo e bevande al di fuori di locali che non dispongono di tavoli. Tu cosa ne pensi?

«I milanesi possono continuare a gustare liberamente il loro gelato anche dopo le 24: non c'è nessun coprifuoco e mai è stato previsto». Lo afferma il sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo sulle polemiche innescate dopo un'ordinanza comunale che vieta l'asporto di cibo e bevande al di fuori di locali che non dispongono di tavoli esterni.

Il provvedimento, come hanno chiarito più volte nei giorni scorsi gli assessori al Commercio Franco D'Alfonso e alla Sicurezza Marco Granelli, ha «il semplice scopo di dissuadere la formazione di assembramenti notturni sui marciapiedi di fronte ai locali (una ventina in tutta la città) che si trovano nelle zone della movida (Ticinese, largo La Foppa e Arco della Pace)».

Un provvedimento già in vigore lo scorso anno per pizzerie e kebab, ora allargato anche alle gelaterie. Ma le reazioni non si sono fatte attendere. Sia da parte dei commercianti che temono di essere penalizzati, come da parte di gruppi di consumatori che non vogliono rinunciare alla tradizione estiva del cono da passaggio. Intanto il gruppo Fratelli d'Italia ha annunciato che aderirà al «gelatomob» indetto da un'associazione di settore degli esercenti per lunedì a mezzanotte davanti una gelateria in zona Ticinese. «Saranno presenti dirigenti, rappresentanti nelle istituzioni, parlamentari, consiglieri comunali, di zona e provinciali - ha detto Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio comunale - per protestare contro l'ordinanza farsa di Pisapia che vieta di consumare gelati nelle zone della movida».

Ma un'ordinanza del genere, con l'arrivo dell'estate, fa sicuramente discutere. Tu cosa ne pensi?

Sulla vicenda interviene anche Massimo Bosio, presidente Cogel di Ascom Bergamo: «Diciamo la verità: sotto il profilo dell'ordine pubblico, non sono sicuramente i consumatori di gelato a creare problemi - commenta -. Un conto è vendere alcolici, un conto coni alla fragola. E vorrei vedere cosa sarebbe per Città Alta con i turisti un blocco del genere e in un periodo del genere». Bosio aggiunge: «Credo che la vicenda sia stata una montatura mediatica, e quindi lascia il tempo che trova, ma resta il fatto che è sempre più invasiva la presenza di chi vuole governare e sta governando sull'operatività di chi produce e lavora. E in questo periodo, con i problemi economici che ci sono, la cosa è più complessa del previsto e questa burocrazia è opprimente nell'operare quotidiano di noi lavoratori. Senza alcun vantaggio nè beneficio».

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