Bergamo capitale della cultura?
«Ma fatemi il piacere...»

Un ospedale senza rastrelliere per le bici, un cinema deserto mentre è in programmazione il film vincitore del Leone d'oro, neanche uno straccio di bagno pubblico. Sono le considerazioni di una lettrice che riflette sulla candidatura a capitale europea. Tu cosa ne pensi? Commenta

Un nuovo e moderno ospedale senza rastrelliere per le biciclette, un cinema deserto mentre è in programmazione il film vincitore del Leone d'oro a Venezia, neanche uno straccio di bagno pubblico in centro città. Sono queste le considerazioni di una lettrice che ha scritto una mail a L'Eco di Bergamo riflettendo sulla candidatura della nostra città a capitale europea.

«Mi sbaglierò pure, ma vi racconto una mia giornata tipo a Bergamo - scrive -. La mattina vado al "Papa Giovanni" in bici e mi trovo a doverla legare a una cancellata insieme a decine di persone: magari le rastrelliere ci sono anche, ma io non le ho trovate nè ho visto un cartello che me le segnalava».

Il pomeriggio un giro in centro non guasta: «Non che ne avessi bisogno, ma dei turisti mi hanno fermato per chiedermi dove sono posizionati i bagni pubblici a Bergamo. Ho consigliato loro di andare in un bar dato che non so neanche se la nostra città ne ha ad accezione di quelli in Città Alta» prosegue la lettrice che conclude: «Sono andata al Conca Verde per vedere il film premiato a Venezia: in una sala da 200 posti eravamo al massimo una trentina. Alla faccia dell'attenzione per la cultura, i servizi e il turismo a Bergamo. Bergamo capitale della cultura? Fatemi il piacere... Saremo bravi a fare sagre della taragna e fiere dell'edilizia, ma sulle cose più semplici di servizio abbiamo ancora molto da imparare».

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