Weekend all'insegna del caldo
In città raggiunti i 32 gradi

«Fìn'ài 40 dè màss, nò stà a trà fò i tò stràss…», dice un'antica saggezza bergamasca. Fino a martedì 9 giugno la tradizione dei nostri vecchi consiglierebbe di mantenere qualche cautela, nell'indirizzarci verso l'abbigliamento estivo. L'estate può anche essere arrivata, ma voi aspettate un momento ad aprire l'armadio «leggero». Scuoterete la testa in molti, immersi nei +32 ºC di questo fine settimana, in tutto e per tutto estivo, ma visto che ormai i pantaloni di fustagno e le camicie di flanella (che i nostri nonni indossavano quasi tutto l'anno…) noi non li usiamo neanche d'inverno, possiamo anche sorridere alla cosa.

Il proverbio ha comunque una sua validità anche in questa congiuntura di fine maggio 2009, così «calorosa», perché fa capire il possibilismo e lo spirito di adattamento alle cose del cielo che loro avevano, e che noi invece tendiamo spesso a trascurare. È pur vero che l'ultimo decennio ci ha un po' abituati, già a fine primavera, a subire frequenti puntate di caldo estivo anticipato. Anche la nostra primavera 2009, che aveva mantenuto un andamento meteorologico molto ben bilanciato fino alla fine di aprile, ha poi voltato decisamente pagina nel corso di maggio. Poca pioggia in questo mese e senza più incursioni di aria fresca, e di conseguenza sono state molte le giornate ben soleggiate, culminate nei giorni scorsi con la risalita verso le Alpi dell'anticiclone del Nord Africa.

E così, per la prima volta nel 2009, domenica le temperature massime sulla pianura bergamasca sono finite oltre i 30 gradi, per la precisione con i +31,2 ºC della stazione meteo di Torre Boldone. Di fronte alle situazioni atmosferiche un po' anomale, nei miei commenti meteo mi abbandono volentieri alle statistiche, per dirvi che sia il maggio 2005 che quello del 2007 hanno visto proprio in questi giorni di fine mese le prime intense ondate di caldo africano dell'anno, durate 7-8 giorni, e che hanno poi avuto una regolare replica a cadenza mensile, sia a giugno che a luglio. Tutto questo rientra nelle caratteristiche climatiche della nostra provincia, ed è da considerare normalità finché non eccede nei tempi e nei ritmi che abbiamo indicato. Per quello che sta succedendo quest'anno, possiamo stare piuttosto tranquilli, perché le previsioni meteo vedono già nel corso di domani la desiderata inversione di tendenza, con l'anticiclone caldo che inizia ad abbassarsi verso il Mediterraneo, lasciando il posto a nuove correnti in arrivo dall'Oceano, che saranno più temperate e più umide. Dovremmo quindi assistere da martedì a un graduale rientro dei valori del termometro verso quei +25 ºC che sono un valore più «giusto» per la terza decade di maggio.

I cieli incredibilmente puliti di sabato (e probabilmente di domenica…), senza la formazione di alcun cumulo serio sulle nostre Orobie, dovrebbero quindi lasciare spazio già da domani alla normalità di maggio, con la ripresa della tradizionale evoluzione pomeridiana dei cumuli, che servirà a calmierare gli eccessi delle temperature estive e anche a portare a terra qualche utile spruzzata di pioggia temporalesca, qua e là sulla parte alta della provincia. In chiusura, oltre al caldo vorrei però mettervi in guardia da un altro disagio da cui dovrete sempre difendervi, quando arrivano queste periodiche «scalmane» estive anticipate. Si tratta di quelli che io definisco i «terroristi del clima», quelli che nei servizi sul caldo proposti in Tv, non appena il termometro ha superato i +30 °C, hanno subito iniziato a farvi vedere una sequenza infinita di crepe desertiche nei nostri campi, e imponenti blocchi di ghiaccio che precipitano a ripetizione nei mari dell'Artico, proponendovi in contemporanea il parere di quegli opinionisti meteo (che poi fanno la pubblicità ai condizionatori…) che di sicuro vi avranno già pronosticato quanto calda sarà la vostra prossima estate. Il consiglio, ovviamente, è quello di non ascoltarli assolutamente, perché se la cosa funzionasse, primo ve l'avrei già detto io, secondo sarei probabilmente già diventato più ricco di Bill Gates. E se qualcuno vi dice che certamente avremo l'estate del 2003, voi rispondete subito che certamente avremo l'estate del 2009…!

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