Bruni attacca: un terzo degli assessori bocciato alle urne

Tentorio presenta la sua squadra, e dall'opposizione già non le mandano a dire. A farsi sentire è l'ex sindaco e (come riconosciuto dai partiti di centrosinistra) leader dell'opposizione Roberto Bruni. «Non mi esprimo sulle capacità degli assessori - dice - perché sarebbe prematuro e ingeneroso. Ci sono però alcuni criteri di assegnazione dei ruoli che mi sembrano quantomeno contestabili».

Primo punto: i tempi. «Da una coalizione che ha sbandierato a destra e a manca in campagna elettorale la propria coesione ci saremmo aspettati una squadra composta in tempi veloci. Invece sono arrivati all'ultimo, quasi fuori tempo massimo. E se è opportuna e rispettosa del voto la divisione 6-4-2, direi che sono state mostrate fin troppe attenzioni ad accontentare i partiti e le correnti».

Poi il numero di donne: «Sono soltanto due, con la mia Giunta erano quattro, passate anche a cinque per un periodo. La rappresentanza femminile è stata dimezzata».

Terzo: questioni di opportunità. «Proprio sulle due donne, Foppa Pedretti e Sartirani, si ravvisano problemi di inopportunità se non di incompatibilità. L'assessore con delega alle attività produttive è titolare di attività imprenditoriali e negozi in città, quello alla cultura fino a ieri ha lavorato con la sua società nel settore».

Poi ci sono gli assessori che non hanno superato il test elettorale: «È giusto pescare all'esterno, lo prevede la legge. Ma non andrei a scegliere chi non ha superato la prova del voto: Facoetti, Saltarelli, Sartirani. Invernizzi poi è stato bocciato non a Bergamo, ma nel suo paese, Arcene. Insomma, in Giunta uno su tre è in queste condizioni».

Ma c'è anche la residenza: «Quando io ho chiamato Sanga e Macario, è cascato il mondo. Ricordo gli strali della capogruppo leghista Frosio Roncalli. Adesso è proprio la Lega ad avere il problema massimo d'incoerenza, con due assessori su quattro che non vivono né lavorano a Bergamo: Invernizzi e Bandera. Un esterno, Callioni, arriva poi sulle Politiche sociali, un settore in cui è indispensabile conoscere il territorio capillarmente, le sue reti, le associazioni».

Infine, la stoccata sull'esperienza: «Una Giunta giovane? Bene. Ma molti sono coloro che arrivano a Palafrizzoni senza esperienza amministrativa. Temo davvero un periodo di apprendistato lungo, col rischio di ingessare la città».

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