Vertova: «Scampanelliamoli
Tour a favore delle piste»

«Come attraversare lo spazio urbano? Con quale stile? Con quale finalità? Su questo tema si misura l’immaginazione di una città e della sua amministrazione rispetto alle relazioni tra le persone nel presente e nel futuro. L’assessore Ceci già si dimostra una assessore senza idee e senza immaginazione».

«Le piste ciclabili, le zone a traffico limitato (ztl) e le zone 30 sono il frutto di una creazione collettiva, sono il risultato amministrativo di pratiche quotidiane che cercano un movimento nella città più libero, divertente e sicuro. Le piste ciclabili rappresentano per la città un nuovo modo di affrontare il trasporto per gli adulti e per i bambini. Un modo sano, vivace, rispettoso dell’aria che respiriamo. L’immagine del papà o della mamma che trasporta il suo bambino in bici trasmette alla città tenerezza e voglia di vivere. La città deve saper valorizzare queste pratiche e queste emozioni. Negli ultimi anni, grazie all’introduzione di piste ciclabili e ad esperimenti come la Bigi, molti bergamaschi hanno cominciato ad usare le biciclette».

Ora la Giunta di Tentorio e Ceci vuole mortificare questi nuovi stili di vita. Le piste ciclabili sono da estendere, non da ridurre! Le ztl rappresentano un’apertura della città alla socialità, al rispetto degli spazi e delle persone, a relazioni commerciali più sane e meno compulsive. Permettono ai quartieri di rivitalizzarsi e alle persone di vivere meglio. Le ztl sono da estendere, non da ridurre! Le zone 30, in molti quartieri frutto di percorsi di partecipazione condivisa, rappresentano il rispetto reciproco nell’attraversamento dello spazio urbano. Il motore permette l’accelerazione ma anche il rallentamento. Il rallentamento dà l’idea di una potenza diversa da quella dell’accelerazione, una potenza rispettosa dei quartieri e delle persone, soprattutto le persone più deboli come i bambini e gli anziani. Le zone 30 garantiscono la sicurezza delle persone che possono vivere meglio».

È chiaro che le scelte amministrative sulla mobilità urbana impongono un percorso lungo fatto di condivisione di immagini e bisogni. Esistono però degli strumenti, come il Piano urbano della mobilità, mediante i quali gli amministratori, se capaci, possono provare a disegnare una città che colga certe immagini, bisogni, emozioni. Evidentemente Ceci non vuole andare in questa direzione, visto che è partito a missile con l’idea di ridurre piste ciclabili, ztl e zone 30, dando quindi un messaggio che va nella direzione opposta, quella fatta di relazioni tristi e ostili, aria irrespirabile, emozioni negative, insicurezza nel movimento delle persone».

«Se alcune correzioni tecniche vanno fatte, devono andare nella direzione opposta. Per esempio, si contesta il fatto che la pista ciclabile di viale Papa Giovanni sia isolata? D’accordo, articoliamo ulteriormente le piste ciclabili di quell’area! Alcune ztl o zone 30 sono imperfette? Miglioriamole ed estendiamole! Solo con questo approccio Bergamo diventerà una città più bella, più sicura e vivibile per tutti. Temo che al Giunta di Ceci e Tentorio non coglierà questa prospettiva».

«Li aspettiamo al varco dall’opposizione con idee ed immaginazione. In Consiglio comunale e in tutta la città, a cominciare da sabato 18 luglio (ore 17 a Palazzo Frizzoni) con l’operazione «Scampanelliamoli», tour ciclistico a difesa delle piste ciclabili.

Pietro Vertova
Consigliere comunale dei Verdi

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