I consigli di Federconsumatori
per chi è rimasto a terra

In soccorso dei turisti rimasti a terra per le disavventure di MyAir arriva Federconsumatori. L'associazione dei consumatori spiega che se il volo è stato cancellato per le disavventure della low cost, la prima cosa da fare è inviare una raccomandata a.r. alla compagnia, in cui chiedere il rimborso del biglietto aereo non utilizzato, delle spese sostenute nell'attesa in aeroporto e la compensazione pecuniaria per la mancata partenza.

Quest'ultimo valore è precisato dalle normative che regolano il settore, e varia in funzione della lunghezza del volo: fino a 1.500 km si ha diritto a una compensazione di 250 euro, tra 1.500 e 3.500 km la cifra sale a 400, mentre è di seicento euro per le tratte superiori ai 3.500 km.

Federconsumatori offre qualche dritta anche a chi ha prenotato le vacanze con il tour operator «Todomondo», che ha sospeso le partenze fino a data da destinarsi.

Se la data della partenza è fissata per le prossime settimane, è utile scrivere una raccomandata a.r a Todomondo chiedendo con la massima urgenza la conferma o meno della prenotazione. Specificare inoltre che, qualora non si riceva un urgentissimo riscontro, si riterrà annullata la propria prenotazione, richiedendo al tempo stesso la restituzione della somma versata, senza il pagamento di alcuna penale, a causa del grave inadempimento del tour operator.

Nel caso si sia invece rimasti bloccati all'estero dopo la partenza, è bene fare subito la contestazione in loco e, al rientro, inviare una raccomandata al tour operator e all'agenzia di viaggi, entro dieci giorni lavorativi, per tutelare i propri diritti ed eventualmente entrare nelle procedure per l'accesso al Fondo di Garanzia Nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA