Dimenticano il cellulare:
«beccati» i ladri di biciclette

«Beccati» perchè avevano dimenticato il cellulare: è andata male a tre ladri di biciclette entrati in azione a Comun Nuovo. Sabato tre giovani, una ragazza del 1984 di Verdellino, il fratello di un anno più giovane e un amico classe 1987 di Dalmine, sono arrivati all'oratorio di via Marconi con due biciclette, le hanno depositate e, stando alle accuse, si sarebbero allontanati portandone via altre due.

Quando i proprietari delle bici sparite si sono accorti del furto, hanno chiesto l'aiuto dei Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, che sono intervenuti sul posto. Mentre effettuavano i rilievi, gli agenti hanno sentito suonare un cellulare, dimenticato nel cestino di una delle due bici lasciate dai tre. All'altro capo c'era un giovane che diceva di aver perso il telefono, e per la restituzione ha dato appuntamento agli interlocutori all'ospedale di Zingonia, non sapendo che si trattava di uomini del 112.

All'incontro il ragazzo ha inizialmente fornito risposte vaghe sul perchè si trovasse lì, poi, messo alle strette, ha spiegato che il cellulare era della sorella, che è stata quindi raggiunta a Verdellino. Sottoposta alle domande degli agenti, la giovane (con precedenti) si è innervosita ed è passata alle mani, scatenando una colluttazione nel corso della quale un carabiniere è rimasto lievemente ferito (dieci giorni la prognosi).

Gli agenti sono quindi risaliti anche al terzo componente della «banda». I tre sono stati arrestati per furto aggravato in concorso. La ragazza è accusata anche di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le biciclette rubate non sono state trovate. I Carabinieri hanno però sequestrato le due lasciate dai presunti autori del furto.

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