Sono 3.200 i militari italiani
che sono schierati in Afghanistan

Sono oltre 3.200 i militari italiani attualmente schierati in Afghanistan per la missione internazionale Isaf-Nato: la presenza dell'Italia è aumentata di 500 soldati di rinforzo lo scorso agosto in concomitanza con le elezioni presidenziali del 20 agosto, anche se lo schieramento aggiuntivo è soltanto temporaneo.

I rinforzi sono composti da 400 unità articolate su un comando di battaglione e due unità di manovra, e altri 100 uomini per lo schieramento in loco di due aerei C27J o C130J per il trasporto in teatro e 3 elicotteri per l'evacuazione medica.

L'Italia quindi ha ora il quarto contingente Isaf dopo Stati Uniti (28.850), Gran Bretagna (8.300) e Germania (3.380). La maggior parte del contingente italiano è dislocato nell'Ovest del Paese: l'Italia è infatti a capo del Comando Regionale Ovest, ed è responsabile di un territorio grande all'incirca come il Nord Italia.

Il quartier generale del Comando Ovest si trova nella città di Herat. In questa regione l'Italia ha la responsabilità del locale Prt (Provincial Reconstruction Team) per ricostruire il paese in termini di infrastrutture e istituzioni. Nell'ovest dell'Afghanistan opera anche un nucleo di forze speciali, addestrate per lo svolgimento di operazioni sensibili.

Alla guida del Comando Ovest c'è il generale Rosario Castellano che coordina le attività di quattro Prt, tra cui quello di Herat. Per quanto riguarda la missione di addestramento della polizia, l'Italia prevede di inviare altri 50 carabinieri, che si aggiungeranno ai circa 50 già presenti in teatro. Con l'inizio della Nato Training Mission Afghanistan, invece, il governo sta valutando la possibilità per gli ultimi mesi dell'anno, di rendere disponibili ulteriori 100 militari dell'arma, ha precisato La Russa.

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