La nuova Accademia della Gdf:
«Un accordo non è carta straccia»

Un accordo di programma non è carta straccia. È quanto sostiene Elena Carnevali - capogruppo del PD al consiglio comunale di Bergamo e già assessore nella giunta di Roberto Bruni - a proposito della nuova accademia della Guardia di finanza: dopo la conferma che nessun progetto è stato ancora presentato, Elena Carnevali entra nella questione e sottolinea, tra l'altro, che il mancato reintegro in tempi brevi dei finanziamenti rappresenterebbe un colpo molto duro per l’economia bergamasca.

Ecco il suo intervento
«L’Accordo di Programma relativo alla realizzazione della Nuova Accademia della Guardia di Finanza, è valido e vigente a tutti gli effetti. Siamo tenuti a pensare, per queste ragioni, che non siano possibili cambiamenti in corso d’opera perché tutti i sottoscrittori dell’accordo ( Regione Lombardia, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Comando Generale della Guardia di Finanza e Agenzia del Demanio) sono vincolati da un “patto” che definisce obblighi, impegni e scelte suffragati da un impegno istituzionale e politico. Tradotto: gli Accordi di Programma non sono carta straccia.

Fa specie però constatare che la notizia (ormai certezza) dello storno dei finanziamenti relativi a quest’opera sia stata fornita da un’onorevole di Forza Italia e dalle parti del Comune (forse le altre Istituzioni ne erano al corrente?) non ne sapevano nulla.

L’emergenza dell’Abruzzo, secondo l'on. Fontana, ha imposto un sacrificio dovuto e obbligatorio a tutti i Ministeri ; salvo poi verificare che a fronte degli appelli del Presidente Napolitano - che chiedeva un ripensamento alle opere faraoniche - si è confermato l’impegno per il Ponte sullo Stretto di Messina.

Il ritardo sulla progettazione e sul crono programma può aver contribuito a scegliere di stornare i fondi per quest’opera bergamasca.

Detto questo, prendiamo doverosamente atto delle parole e degli impegni dell’On. Fontana che ha affermato che “l’opera non è in discussione e ci faremo garanti della sua realizzazione nei prossimi anni”.

Ma, nello stesso modo , chiediamo con determinazione che alle parole seguano atti concreti: il ripristino dei finanziamenti necessari e la convocazione urgente del Consiglio di Vigilanza in capo alla Presidenza della Regione Lombardia, quale luogo unico e “istituzionale” di verifica degli impegni assunti e dell'iter di realizzazione della nuova Accademia.

Il mancato reintegro in tempi brevi dei finanziamenti (250 milioni di euro), oltre a mettere a rischio la realizzazione della nuova Accademia della Guardia di Finanza e delle opere civili ad essa collegate, rappresenterebbe infatti un colpo molto duro per l’economia bergamasca, già sottoposta ad una crisi molto pesante, e priverebbe la città di un Polo di eccellenza formativa che, insieme con l’Università, il Centro di ricerca del Kilometro Rosso e la Scuola di Magistratura, può costituire una nuova e moderna vocazione per la Grande Bergamo».

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