Fannulloni in Regione? Formigoni:
«In questi anni ne abbiamo licenziati 6»

Premiare e incentivare chi lavora bene, sanzionare chi, al contrario, facesse il «fannullone». tanto che in questi anni al Pirellone ne sono stati licenziati sei. Anche Regione Lombardia parla di lotta ai fannulloni, sull'onda del metodo Brunetta, ma sottolinea che è «Una "ricetta" da anni applicata per rendere efficiente e snella la macchina amministrativa». Un processo illustrato dal presidente Roberto Formigoni, all'Università Bocconi, in occasione di una tavola rotonda sul libro di Giovanni Valotti «Fannulloni si diventa? Una cura per la burocrazia malata».

Con qualche dato fornito dal Pirellone: in Regione Lombardia i costi del personale e della gestione pesano solo per il 9% del suo bilancio. «Siamo cioè l'ente pubblico italiano che, in proporzione, pesa meno sui suoi contribuenti - ha detto Formigoni -. Un passo importante è stato sicuramente lo snellimento del numero di funzionari, passato oltre 4.000 a meno di 3.000 di oggi. E soprattutto del numero di dirigenti, scesi addirittura da 548 a 250». Il 33,1% è donna a fronte di un dato nazionale pari al 26,6%, e la loro età media è inferiore ai 52 anni contro la media nazionale di quasi 54,2.

Il 30% dello stipendio dei dirigenti del Pirellone, inoltre, è legato al conseguimento di obiettivi, assolutamente oggettivi e quantificabili, previsti dal Piano regionale di sviluppo. «Viceversa i fannulloni vanno sanzionati - ha detto Formigoni -. Fino ad arrivare, in casi estremi, al licenziamento: Regione Lombardia, prima fra tutti gli enti amministrativi, ha licenziato in questi anni 6 dipendenti».

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