Percosse a un bimbo disabile:
educatrice agli arresti domiciliari

È stata messa agli arresti domiciliari dal giudice per le indagini preliminari di Bergamo l'educatrice della bassa Valle Brembana accusata di aver maltrattato un bambino disabile di nove anni. La donna, 29 anni, era stata ripresa casualmente da una telecamera che i genitori del piccolo avevano lasciato accesa nella stanza del bambino.

Quando, rientrati a casa, i genitori avevano riguardato il video, avevano scoperto che la donna aveva strattonato e preso a botte il piccolo, che non può parlare e muoversi a causa di un grave handicap. Si sono rivolti immediatamente ai carabinieri.

I militari hanno così posizionato nella stanza del bimbo un'altra telecamera, che ha documentato altre violenze e percosse usate dalla donna verso il piccolo, costretto a vivere su un passeggino, nel tentativo di farlo smettere di piangere.

A quel punto i carabinieri sono intervenuti e hanno consegnato le prove al gip, che ha disposto un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. L'ordinanza è stata eseguita nella giornata di sabato.

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