A maggio udienza su pc e telef oni
Al setaccio anche quelli di Doni

Passare al setaccio i computer, smartphone, tablet e altro con cui gli indagati del calcioscommesse chattavano per truccare le partite ed eseguire due nuove rogatorie: una a Singapore e una in Svizzera. Questi i nuovi orizzonti dell’inchiesta sul calcioscommesse.

Passare al setaccio i computer, smartphone, tablet e altro con cui gli indagati del calcioscommesse chattavano per truccare le partite ed eseguire due nuove rogatorie: una a Singapore e una in Svizzera. Questi i nuovi orizzonti dell’inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Cremona che da oltre due anni inquieta, e sembra destinata a continuare a farlo, il mondo del calcio professionista.

Si è tenuta martedì davanti al gip di Cremona Guido Salvini, l’udienza per la nomina dei periti che dovranno analizzare circa 200 apparecchiature informatiche (computer, smartphone, tablet e altri) sequestrate nel corso delle indagini.

L’incidente probatorio riguarda 111 indagati nell’ambito dell’inchiesta. Fra questi il tecnico della Juventus, Antonio Conte (per fatti risalenti a quando guidava il Siena), l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e molti degli indagati nella fase iniziale dell’ inchiesta. Ammesse 72 parti offese. I quattro periti sono Cesare Marini, Fulvio Guatta, Andrea Giuseppe Valeri e Daniele Apostoli, tutti di Brescia. I risultati dell’incidente probabtorio saranno discussi il 22 maggio.

Chieste due rogatorie

Due rogatorie, una già presentata al ministero della Giustizia italiano perché l’avvii a Singapore; l’altra in via di trasmissione alla Svizzera la cui Autorità giudiziaria ha respinto, non ritenendo sussistente «l’organizzazione criminale», una precedente rogatoria della Procura di Cremona destinata anche ad avere chiarimenti sul denaro trovato su un conto elvetico riconducibile al laziale Stefano Mauri. Queste le mosse degli inquirenti cremonesi impegnati nell’inchiesta sul calcioscommesse.

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